Il miglior album di sempre dei Pink Floyd è questo qui, ed è appena uscito.
Non è un vero album, è un estratto dall’opus magnum di 27 dischi che esce oggi. Non è nemmeno il mio preferito tra i loro dischi, dato che a tutti gli altri sono legato affettivamente mentre questo esce un po’ fuori tempo massimo. E poi la copertina è veramente ma veramente orribile.
Però se guardiamo il materiale contenuto non c’è dubbio: asfalta tutto ciò che i PF abbiano mai fatto. Perché contiene perle dai loro album migliori rimasterizzate a dovere e alcune performance live e outtake dal periodo più fertile e fecondo della loro carriera (1969-1971) e che finora era stato praticamente ignorato dalla discografia postuma ufficiale. Basterebbe la versione di Embryo della BBC.
Basterebbe quella, ma c’è molto di più.
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