Pensiero paterno #4

Nasciamo percussionisti. I bambini ricavano dal suono la certezza che l’azione compiuta ha avuto una conseguenza e quindi – inevitabilmente – agiscono in modo sonoro. Sbattono le cose, le agitano, le infilano rumorosamente una nell’altra. Emettere un suono diventa quindi un fine proprio perché è il feedback immediato di un’azione che ha avuto successo, ha Leggi di piùPensiero paterno #4[…]

Play it for me, spider fingers

Cosa avrebbe fatto Bill Bruford di fronte a un pezzo come questo? Probabilmente avrebbe spezzato il ritmo in continuazione, aumentando e diminuendo la tensione, creando delle figure di controtempo tra piatti e rullante e aumentando il parossismo. P@t invece fa qualcosa di totalmente diverso: anziché con un tension/release dà colore inondando il brano di percussioni Leggi di piùPlay it for me, spider fingers[…]

T’TROOOM

Un duetto di batteria è una cosa difficile: mentre suoni devi stare attento a cosa fa l’altro, ma non troppo attento altrimenti perdi la concentrazione e finisci per stargli dietro, anziché stare a tempo o seguire il groove. Un trio di batteria dev’essere quasi impossibile: ogni volta che senti qualcosa che si muove dal tempo Leggi di piùT’TROOOM[…]

Sinestetica

Quand’ero piccolo associavo quasi sempre le canzoni che sentivo a dei colori. Ogni canzone aveva un colore specifico ed ogni volta che la risentivo mi tornava in mente, sempre quello. Funzionava meglio con i pezzi strumentali oppure in inglese ovviamente, perché lì non c’era il significato del testo a distrarmi, era solo il potere evocativo Leggi di piùSinestetica[…]