Old medley, old stories

Ad Auronzo di Cadore c’è un bar, vicino al lago. Quel bar nei tardi anni novanta aveva un Juke-box, uno di quei Juke-box con i CD che si sono visti in giro per un po’. Con duecento lire potevi selezionare una canzone. In quel periodo andavamo spesso ad Auronzo: ai miei genitori e a #miasorella Leggi di piùOld medley, old stories[…]

Something’s coming

Al pensiero del Prog Rock vengono in mente i tastieroni, i cantanti impalati (magari con un mantello, o mascherati), gli assoli interminabili, i cambi di tempo improvvisi senza un motivo apparente. Tutto vero, tutto giusto. Il prog è un genere che più volte è diventato la caricatura di se stesso e si è meritato queste Leggi di piùSomething’s coming[…]

Ho vagato a lungo tra i coralli

Se sotto tortura mi costringessero a salvare 5 brani di prog italiano, o anche solo 3, uno sarebbe questo. Si dice che i delfini parlino è frutto della collaborazione del Banco del Mutuo Soccorso con Branduardi e vede quindi la tastiera e il pianoforte dei fratelli Nocenzi incastrarsi con il violino del buon Angelo. Ma Leggi di piùHo vagato a lungo tra i coralli[…]

Fiordo dei quinti

La caratteristica vincente dei Genesis secondo me era l’arrangiamento. Usando i pedali bassi, la chitarra come rinforzo della tastiera e i tom riuscivano a creare un tappeto sonoro la cui provenienza non è chiara all’ascoltatore; il basso di sottofondo all’assolo di flauto (e piano) a metà di Firth of fifth, ad esempio, non sembra un Leggi di piùFiordo dei quinti[…]

No Warning

No Warning è la nemesi di “The Talking Drum”. Entrambi sono dei pezzi fortemente percussivi collocati in apertura a una parte di Larks’ Tongues in Aspic: Però The Talking Drum è un crescendo ordinato dal punto di vista ritmico, parossistico e implacabile ma allo stesso tempo ingessato in una struttura che può andare solo in Leggi di piùNo Warning[…]

King Crimson – Live at the Orpheum

A Robert Fripp sbagliare proprio non piace. Questo non significa, chiaramente, che non sbagli mai: semplicemente quando sbaglia tenta in ogni modo di correggere il tiro, aggiustare la rotta, analizzando pezzo per pezzo quel che non va. Live at the Orpheum è il punto di arrivo di un percorso di questo tipo. Nel 2008 i Leggi di piùKing Crimson – Live at the Orpheum[…]

T’TROOOM

Un duetto di batteria è una cosa difficile: mentre suoni devi stare attento a cosa fa l’altro, ma non troppo attento altrimenti perdi la concentrazione e finisci per stargli dietro, anziché stare a tempo o seguire il groove. Un trio di batteria dev’essere quasi impossibile: ogni volta che senti qualcosa che si muove dal tempo Leggi di piùT’TROOOM[…]

Mark VIII

C’erano una volta i King Crimson. Non furono un vero e proprio gruppo, se non all’inizio: poi si trasformarono in una dittatura illuminata dal volere di Bob Fripp. Una dittatura la cui costituzione venne continuamente reinventata, modificata e rinnovata. Partirono in sei, poi trasmutarono, si ricomposero in cinque diventando la più grande band di sempre, Leggi di piùMark VIII[…]

Area #3

1974. Gli Area continuano a suonare dal vivo e pubblicano il terzo album, Crac! “Le rovine non le temiamo. Ereditiamo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta Leggi di piùArea #3[…]

Area #2

L’abbandono di Djivas non frena l’impeto creativo degli Area, i quali reclutano rapidamente il giovane Ares Tavolazzi e si imbarcano nella stesura di un nuovo album. “Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un artista”, affermava CapaRezza, e gli Area per andare sul sicuro mettono insieme un disco più estremo del Leggi di piùArea #2[…]