2019-01-21T09:06:16.000Z

“Toninelli scrive che l’operazione si è svolta «secondo le convenzioni internazionali», ma sembra che le cose non stiano proprio così. Secondo la cosiddetta convenzione di Amburgo del 1979 e altre successive norme sul soccorso marittimo, gli sbarchi di persone soccorse in mare devono avvenire nel primo “porto sicuro” sia per prossimità geografica sia dal punto di vista del rispetto dei diritti umani. Il governo italiano e le istituzioni europee stanno finanziando e appoggiando da tempo le autorità libiche affinché provino ad occuparsi del loro tratto di mare.

Il problema è che la maggior parte delle fonti competenti esclude che al momento la Libia possa considerarsi un “porto sicuro” a causa delle sistematiche violazioni dei diritti umani compiute sui migranti rinchiusi nei centri di detenzione libici. Questa è anche la linea dell’UNHCR, l’agenzia ONU che si occupa di rifugiati, dell’OIM, un’altra agenzia ONU che si occupa più in generale di migranti, della Commissione Europea, delle ong che soccorrono i migranti nel Mediterraneo e di vari esperti di immigrazione. Ancora stamattina, la portavoce dell’agenzia ONU per i rifugiati Carlotta Sami ha sottolineato che riportare in Libia un gruppo di migranti partiti da lì «è contro il diritto internazionale».”

Link: Un naufragio di migranti raccontato su Twitter – Il Post

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