9.1

Nel libretto del nuovo doppio CD live dei King Crimson “Live in Chicago” c’è uno scritto di Robert Fripp. Ora, non è che Robert Fripp infili presentazioni in ogni live dei Kc, anzi tipicamente lascia questo onere ad altri amici e colleghi. Si tratta quindi di un evento speciale, infatti ci sono delle affermazioni che suonano decisamente “voluminose”. Per parlarne meglio ho ritenuto opportuno tradurre il suo intervento. Eccolo qui sotto.

I

Domanda: Perché un altro bootleg ufficiale dei King Crimson?
Risposta: Un resoconto dalla prima linea, della continua relazione con il pubblico; nella forma di una lettera d’amore scritta di getto.

Inevitabilmente, la registrazione non riesce a trasmettere l’esperienza di essere presenti in una stanza con altre persone quando, per la prima volta o per l’ultima volta, la Musica si presenta e ci porta in sua presenza (Grazie, cara Musa, per le orecchie innocenti).

E’ impossibile trasmettere come la Musica desideri essere ascoltata, accettata, abbracciata: più vicina a noi di quanto lo siamo noi stessi. Ed è una sensazione quieta e straziante, nonostante gli sforzi che facciamo per tenere le nostre orecchie vicine a ciò che è disponibile.

Cosa facciamo? Persistiamo.

Anche per chi dovesse essere stato di persona al Chicago Theatre il 28 giugno 2017, la nostra traduzione da suono a suono non replicherà l’esperienza interpersonale di quella sera. Però forse sarà d’aiuto come ricordo per qualcuno di indeciso. Per coloro che erano presenti all’evento, partecipando e contribuendo con la propria presenza, quella esperienza continua ad essere disponibile per loro: potrà essere acceduta, ri-entrata, re-iniziata. La maglietta non funziona altrettanto bene in questo senso, nonostante sia altamente raccomandato accompagnare con una di esse l’acquisto del CD.

Qui, il tutto è maggiore della somma delle parti. Durante una performance, i singoli pezzi possono avere difetti, essere eccellenti, onorabili quando non rivelatori, così audaci da spezzare il fiato; ma il livello della performance nella sua interezza è ciò che attira il mio interesse.

Così, eccoci: un resoconto sonico da alcuni degli amici della Musica, che fanno del proprio meglio per la prima volta, di nuovo.

II

Domanda: Dove si colloca questa formazione nella serie delle incarnazioni dei King Crimson?
Risposta: Questo rapporto sonico è presentato dalla formazione dei King Crimson 8.3

La mia prospettiva nel contesto più ampio, da 48 anni di servizio attivo nei Kc, necessita di un livello di dettaglio, commento e spiegazione più ampio di quello disponibile in questo venerdì pomeriggio; ora che non ho ancora iniziato a strimpellare in preparazione del tour autunnale dei Kc quest’autunno; e poi hey! Il sole brilla e il giardino mi attende!

Poche persone che sono passate nei King Crimson hanno con ogni probabilità una visione simile alla mia, il che non nega la correttezza delle loro visioni e prospettive.

Ci sono quattro Formazioni Definitive dei King Crimson:

La prima formazione definitiva, 1969.
La seconda formazione definitiva: 1974 all’ultima esibizione dal vivo e durante la registrazione di Red.
La terza formazione definitiva: 1981.
Il doppio trio (1994-1997) fu una band speciale, benché non una band definitiva, ad ogni modo il tutto era maggiore della somma delle parti.

Il doppio duo (1999-2003): il tutto non era più della somma delle parti

Il King Crimson Quintet (2008): la somma delle parti era più grande del tutto.

Il doppio trio non poté portare.a compimento la propria promessa, per molte valide ragioni e spiegazioni e per alcune meno buone. Tutto sommato, la mia sensazione dei King Crimson 1999-2003 e 2007-2008 fu di in-soddisfazione. Qualcosa non era completamente realizzato. Non era come volevo lasciare i King Crimson. Così, nel 2013, in un lampo di fronte ai miei occhi, l’immagine della Bestia a Sette Teste e la sua configurazione sul palco si presentarono (22 luglio 2013).

La bestia a sette teste (2014) potrebbe essere considerata la formazione dei King Crimson 8.1. Jeremy ha rimpiazzato Bill (2016) nella formazione 8.2; Bill è tornato (2017) nella formazione 8.3. Ma per favore continuate a leggere…

I miei due primi obiettivi nella ri-formazione dei Kc nel 2013 erano Redenzione e Completamento. Atti di redenzione sono avvenuti durante il 2014, il 2015 e il 2016; a quel punto il completamento era realizzato. Un completamento è un nuovo inizio, e i King Crimson a otto pezzi del 2017 costituiscono un nuovo inizio nel processo dei King Crimson. Il re-inizio può essere chiamato Formazione 8.3, una formazione che si è realizzata il 28 giugno 2017 a Chicago: a questo punto il processo continua a mantenersi in moto.

L’inizio del re-inizio dei Kc 8.3 come formazione Nove ebbe luogo a Città del Messico al Teatro Metropolitano il 14 luglio 2017. Il meraviglioso, eccezionale, generoso pubblico permisero alla transizione di avvenire. Alla fine delle nostre performance a Città del Messico, la sera di mercoledì 19 luglio 2017, la band si unì in un brindisi con il manager/ministro David Singleton e il tour manager David Salt. Propongo un brindisi alla formazione King Crimson numero nove.

La formazione presente, che tornerà negli Stati Uniti nell’autunno 2017, è la formazione 9.1. La quarta formazione definitiva.

III.
Domanda: Cos’è una Formazione Definitiva?
Risposta: Le cose non sono più le stesse, da lì in avanti.

Robert Fripp
Venerdì 25 agosto 2017
Bredonborough, Inghilterra centrale

 

 

Ok, respiriamo un attimo.
Ammetto che leggere queste cose mi ha lasciato un pochino di stucco. Ok, lo sappiamo tutti che ci sono stati dei periodi nei quali i Kc hanno dato il meglio di sé e altri nei quali sono stati meno focalizzati. Ci sta. Immaginavo però che la retrospettiva sul passato della band di questi ultimi anni, testimoniata anche dalla varietà delle scalette dei King Crimson 8.1, 8.2, 8.3 e 9.1, fosse un indizio di uno sguardo di Fripp più disteso sul passato, di una riconsiderazione più ampia di tutti i periodi della band. Quello che si legge qui sopra invece sembra alquanto diverso: come un genitore che manifesta le preferenze nei riguardi dei propri figli, Fripp ci spiattella le quattro che sono – secondo lui – le formazioni dei King Crimson “Definitive”.

Ma cosa intende per definitive? Lo spiega bene alla fine: definitiva è quella formazione tale per cui, dopo il suo avvento, niente (nella band, immagino) sarà più come prima.

Prendiamo un altro respiro e rileggiamo la questione alla luce di questa definizione. E’ giusto dire che la formazione originale, quella di Red, quella di Discipline e quella attuale sono state le uniche formazioni dei Kc che hanno realmente cambiato le carte del gioco?
A parte la formazione attuale, sulla quale non abbiamo risconti oggettivi, onestamente possiamo dire che probabilmente la risposta è sì. La potenza dirompente di ITCOTKC, di Red, di Discipline e dei relativi live di quelle formazioni fu obiettivamente “altra” rispetto al resto del rock ma anche rispetto al resto della produzione della band.
Questo non significa snobbare il resto. Personalmente ho conosciuto i Kc con il doppio duo, “che non era più della somma delle proprie parti”, eppure ho percepito chiaramente come quella sera a Gardone Riviera la Musa fosse lì, presente. Probabilmente – almeno secondo Fripp – non lo era abbastanza o non lo era abbastanza spesso. Oppure, come sembra far intuire nel disclaimer che apre la propria dissertazione – semplicemente la sua opinione è filtrata dalla propria esperienza e per questo non è né più né meno attendibile e veritiera di quella degli altri membri dei Kc. Dispiace solamente vedere questa specie di classifica, con il doppio trio, il doppio duo e il quintetto del 2008 progressivamente in discesa rispetto al rapporto qualitàDeiPartecipanti/qualitàDellaBand.

E’ chiaro che questa presa di posizione netta, apparentemente brutale di Fripp non si può interpretare come “i dischi composti da quelle 4 formazioni sono buoni, gli altri invece no”. Basti pensare che dai tre album composti dalla “Formazione definitiva” del 1981 nei recenti concerti sono inclusi solamente tre brani, mentre Islands è suonato per tre quarti e Lizard per metà. Parliamo di album composti e suonati da band – quella di Lizard e quella di Islands – che nel computo delle formazioni redatto da Fripp non hanno nemmeno meritato una nota. Eppure è proprio a quelle band che è dedicato il giga-boxone di raquantimila CD in uscita a Natale.

Suona anche in maniera particolare la presa di posizione di Fripp nei confronti delle formazioni degli anni duemila se consideriamo la diatriba – recentemente chiusa e spero da mai più riaprirsi – con Adrian Belew. Possibile che Fripp vedesse proprio in Belew l’impossibilità di procedere oltre con la band? In fondo la differenza maggiore tra il King Crimson Quintet del 2008 e i KC odierni, a livello di personale, è l’assenza di Adrian sostituito da Jakko. Eppure Belew era stato fondamentale per la formazione del 1981.

Le cose come si vede non sono così semplici e nemmeno così chiare, se consideriamo la bizzarra definizione di “Formazione definitiva 9.1”. Fripp intende come formazione definitiva quella con Gibson e senza Rieflin? Più probabile che il libretto sia stato redatto prima che venisse deciso il cambio di formazione.

Quel che è certo è ciò che Fripp fa intendere più volte: questa formazione dei King Crimson sarà quella con la quale lui “Will let go”, ovvero lascerà andare la band. Che questo significhi uno scioglimento oppure una possibile futura prosecuzione dei King Crimson senza Fripp, questo è da vedere. Di sicuro – al di là delle speculazioni Frippiane sulle formazioni più o meno definitive – quello presente è uno dei momenti più esaltanti per essere fan di questa complicata band. Godiamocelo appieno.

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