August 01, 2018 at 10:35AM

Quando ho sentito dell’idea di sospendere le aperture gratis dei musei nelle prime domeniche del mese ho pensato “vabbè, il ministro è lui, saprà quel che farà. Magari non è economicamente sostenibile”

Poi ho letto questo suo virgolettato

«Penso ad esempio a Pompei: chi ci va a novembre? Magari la prima o tutte le domeniche di quel mese si può aprire gratis perché non c’è tanta gente. Il problema è quando si viene costretti dal ministero ad aprire la prima domenica di agosto, con migliaia di turisti stranieri che arrivano e pensano che gli italiani sono pazzi perché li fanno entrare gratis. Se uno pensa di pagare una cosa e improvvisamente diventa gratis sembra un po’ una fregatura: portare avanti questo progetto ben oltre il periodo per cui era stato pensato non va bene»

Ho pensato ai musei nazionali britannici, che sono tutti gratuiti sempre, e a quanto le cassette trasparenti delle offerte nei loro androni trabocchino di banconote di tutto il mondo. Forse che la cultura abbia un grande valore si può spiegare prima dell’ingresso – con il prezzo del biglietto – ma si può anche spiegare durante la visita con una proposta di livello che sproni i visitatori a foraggiare il museo quando escono. Chiaramente questo secondo metodo è più rischioso, però potrebbe valer la pena provarlo. Mi dispiace vedere che invece andiamo nella direzione opposta :-/

P.S. A Pompei a novembre ci sono stato, in maglietta con le maniche corte in una splendida giornata di sole partenopeo. Consigliatissimo.

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