Che forti che siamo: da un lato obblighiamo i migranti che arrivano in Libia, dopo viaggi lunghissimi, a rimanere in un paese infernale.
Dall’altra però, per avere la coscienza pulita, accettiamo che una piccola parte di queste persone (incidentalmente selezionate dalla Conferenza Episcopale Italiana) vengano in Italia così come dovrebbero venirci tutti, ovvero in volo e con un sistema di accoglienza pronto ad accoglierli.
Perché è Natale e dobbiamo sentirci tutti più buoni. Link: Migranti, primo corridoio umanitario: atterrano in 162 a Roma su volo militare dalla Libia
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