È la pioggia di marzo, è quello che è

Se si rappresenta la propria vita una settimana alla volta – pur immaginando con ottimismo di arrivare a novant’anni – non è poi così lunga. Soprattutto se si considera che con il passare del tempo i giorni passano sempre più veloci, soggetti alla regola per cui all’aumentare del tempo passato ogni singolo giorno rappresenta una frazione sempre più piccola della vita vissuta.

Io al momento mi piazzo più o meno lì, dove finisce la parte azzurra.

Cosa fare con le settimane restanti?
“La risposta è lasciata al lettore come utile esercizio”

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