Pensiero paterno #2

Avere un figlio ti obbliga a rallentare.

Mi credevo pronto. In realtà ero pronto a rallentare nelle cose che facevo prima: ora sono più lento a leggere i libri, ad ascoltare i dischi, a stendere i panni, a cambiare le gomme della macchina, a telefonare a qualcuno, ad aggiornarmi su un tema.

Non ero pronto ad essere lento nelle cose che riguardano lui: scegliere un pediatra, un metodo di svezzamento, scegliere i pannolini, preparare le pappette, cambiarlo, giocare, dargli attenzione.

Queste sono le lentezze che mi fanno sentire in colpa, ora.

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