Al riascolto nella versione ufficiale il nuovo brano dei Bluvertigo (anzi, di Morgan coi Bluvertigo) si riconferma per quel che è: un pezzo banale, sciatto, dimenticabile, sprecato. Somiglia ad un brano a caso del Morgan cantautorale post-appartamento, con abuso di orchestra e cantato inespressivo a causa delle sue difficoltà vocali (su “Acqua che scorre mentre leggo il giornale” ha il tono di voce di quando si sta trattenendo un rutto, l’avete notato?).
I Bluvertigo scompaiono, affossati dal peso specifico del proprio leader: niente chitarra, batteria inutile, solo il sax di Andy prova a ricavarsi uno spazietto. Ma il peso specifico del leader è in realtà nullo quindi non ci sarebbe alcun bisogno di eclissarsi se non – immagino – per mancanza di idee o paura ad osare. Per questo mi sento dire che non si tratta più ormai solamente della decadenza di Morgan ma è la band intera che ha saltato lo squalo, precipitando in un baratro dal quale dubito potrà risollevarsi. Requiem.
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