September 21, 2018 at 12:00PM

Una canzone quasi rivoluzionaria in questo secolo di sovraesposizione mediatica personale (di cui questo post è un chiaro esempio, e il cortocircuito è servito)

In un momento come questo

È meglio non avvicinarsi alla finestra

Per evitare qualche fischio

È ben più saggio rimanere nell’orchestra

Assaporare il gusto lieve di esistenze

Non esposte alla bufera

Recuperare una distanza tra l’ipotesi

E l’esperienza vera

Ciò che di eroico e di geniale c’è

Nel diventare uguale al proprio sfondo

Ciò che di tragico e banale c’è

Nel credere soltanto a questo mondo

È la speranza un giorno di essere smentiti

All’esplodere di un bacio

È la paura di non essere capiti

Per un gesto esagerato

Io sono quello nella foto vedi

Il secondo da sinistra in piedi

Mi si vede appena ti devi concentrare

Sono dietro vedi dietro

E dietro voglio stare

No non è questione di mancanza di coraggio

Né in questo modo io mi sento

Particolarmente buono o saggio

È che non voglio essere

L’ostaggio di nessuno

Io sono uno e intorno ce n’è molti di più

Così se vuoi vedermi devi cercarmi tu

Io sono quello nella foto vedi

Il secondo da sinistra in piedi

Mi si vede appena ti devi concentrare

Sono dietro vedi dietro

E dietro voglio stare

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