Una volta all’anno

Una volta all’anno, sempre d’estate, rispettando alcune semplici regole ci dev’essere caldo, molto caldo abbastanza caldo da ottenebrare parzialmente il giudizio abbastanza caldo da dilatare la percezione e allineare il bioritmo con i tempi molli e fiacchi di Alan White va ascoltato tutto di fila a volume degno Sottostando a queste condizioni la guduria è Leggi di piùUna volta all’anno[…]

Agorà – Bombook

Agorà – Bombook, Cramps Records, 2016, stampa italiana Anche se ho un sacco di dischi prog non sono un appassionato di prog. Semplicemente trovo che all’epoca, dal 1969 al 1976 tenendoci larghi, la massima espressione innovativa del rock stesse nel progressive. Poi, rapidamente come era arrivato, cadde nell’inutilità con poche lodevoli eccezioni. Gli Agorà sono Leggi di piùAgorà – Bombook[…]

Ho vagato a lungo tra i coralli

Se sotto tortura mi costringessero a salvare 5 brani di prog italiano, o anche solo 3, uno sarebbe questo. Si dice che i delfini parlino è frutto della collaborazione del Banco del Mutuo Soccorso con Branduardi e vede quindi la tastiera e il pianoforte dei fratelli Nocenzi incastrarsi con il violino del buon Angelo. Ma Leggi di piùHo vagato a lungo tra i coralli[…]

Fiordo dei quinti

La caratteristica vincente dei Genesis secondo me era l’arrangiamento. Usando i pedali bassi, la chitarra come rinforzo della tastiera e i tom riuscivano a creare un tappeto sonoro la cui provenienza non è chiara all’ascoltatore; il basso di sottofondo all’assolo di flauto (e piano) a metà di Firth of fifth, ad esempio, non sembra un Leggi di piùFiordo dei quinti[…]