Gli album che mi hanno fatto alzare un sopracciglio nel 2019

Siamo a fine dicembre e in giro fioccano le liste dei dischi di fine anno, com’è giusto che sia. Stavolta però c’è qualcosa di diverso dal solito: il 2019 è stato considerato un anno di ottime produzioni musicali, almeno secondo la maggior parte dei critici che ho letto. Una piena controtendenza rispetto al luogo comune che vede i critici diventare dei fossili nostalgici mano a mano che avanza la carriera.

2019-07-22T09:23:14.000Z

Non ci credo finché non vedo, ovviamente. Quello a cui credo però è il ricordo dell’uscita del precedente 10.000 days: ero all’università, lo ascoltavo aspettando il bus, partivo e tornavo in un’altra casa, non ero sposato, non ero padre, non lavoravo, non avevo uno smartphone né un account su un social network. È passato così Leggi di più2019-07-22T09:23:14.000Z[…]

Tongs

Sì vabbè, sono derivativi al massimo. Il primo pezzo è puro Tool, poi si avvicinano agli Alice in chains più granitici mentre nei momenti più elastici rimandano parecchio ai Primus. L’album però fila via che è un piacere e ci sono abbastanza idee da farli rimanere non troppo attaccati ai cliché; senza contare che sono Leggi di piùTongs[…]