Un certo ritornello insopportabile conserva il segreto di migliaia di vite

“Detestate la cattiva musica, non disprezzatela. Dal momento che la si suona e la si canta ben di più, e ben più appassionatamente, di quella buona, (…) si è riempita a poco a poco del sogno e delle lacrime degli uomini.
Consideratela per questo degna di venerazione.

Il suo posto, nullo nella storia dell’arte, è immenso nella storia sentimentale della società. Il rispetto, non dico l’amore, per la cattiva musica non è soltanto una forma di quel che si potrebbe chiamare la carità del buon gusto o il suo scetticismo, è anche la coscienza del ruolo sociale della musica. Quante melodie, di nessun pregio agli occhi di un artista, fan parte della schiera dei confidenti scelti dai giovanotti sentimentali e dalle innamorate!.

(…)

Un certo ritornello insopportabile, che ogni orecchio ben nato e ben educato rifiuta all’istante di ascoltare, ha accolto in sè il tesoro di migliaia di anime, conserva il segreto di migliaia di vite, di cui fu la viva l’ispirazione, la consolazione sempre pronta, (…) la grazia sognante e l’ideale.”

Marcel Proust

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