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  Un soldato americano che fu filmato mentre
uccideva a freddo un iracheno disarmato in una moschea di Falluja, a
ovest di Baghdad, non sara’ incriminato: la procura militare ha
ritenuto che non ci siano prove sufficienti per farlo.

WASHINGTON
– Un soldato americano che fu filmato mentre uccideva a freddo un
iracheno disarmato in una moschea di Falluja, a ovest di Baghdad, non
sara’ incriminato: la procura militare ha ritenuto che non ci siano
prove sufficienti per farlo. Lo ha detto oggi la rete televisiva
americana Cbs. Il 13 novembre scorso, nel corso della sanguinosa
offensiva americana per conquistare la citta’ ribelle sunnita di
Falluja, alcuni marine, alla ricerca dei covi da cui gli insorti
iracheni sparavano contro di loro, entrarono nella moschea e vi
trovarono alcuni uomini sdraiati sul pavimento e avvolti in coperte. Un
cameraman della televisione americana Nbc riprese la scena in cui si
vede un marine che spara a freddo un colpo a bruciapelo contro un uomo
ferito e disarmato. Le immagini, dopo quelle delle torture nel carcere
iracheno di Abu Ghraib, hanno provocato indignazione nel mondo e, negli
Usa, un dibattito sulle regole di ingaggio dei soldati in Iraq.
L’inchiesta militare tuttavia ha concluso che il soldato non poteva
sapere se l’uomo era disarmato o no, e che puo’ aver sparato per
reagire a un movimento del ferito, che puo’ aver interpretato come un
tentativo di impadronirsi di un’arma. Adesso spetta ai comandi dei
marine decidere se il soldato deve essere punito.

fonte: (ANSA)

due notizie eccezzzzzzionali…

…per gli amanti del prog.

Comincio subito con la prima: e’ uscito un live ufficiale, registrato nel 1975, del Banco del Mutuo Soccorso! Proprio cosi’, con la formazione migliore, il mitico sestetto Gianni + Vittorio Nocenzi / Di Giacomo / Calderoni / Maltese / D’Angelo. Non so ancora quale possa essere la qualita’ audio, ma essendo un’uscita ufficiale (pubblicizzata anche nel sito della band) dovrebbe essere almeno decente. La cosa che pero’ fa piu’ impressione e’ l’incredibile scaletta di questo show, registrato a Salerno:

1- Rip (english version) (8:58)
2- L’albero del pane (5:01)
3- La danza dei grandi rettili (11:31)
4- Passaggio (00:50)
5- Non mi rompete (6:03)
6- Dopo… niente e’ piu’ lo stesso (12:36)
7- Traccia II (3:27)
8- Metamorfosi (26:15)

Non oso nemmeno immaginare cosa ci possa essere in una versione di quasi mezz’ora di metamorfosi, oppure Traccia II con Gianni Nocenzi e Calderoni (come quella di No Palco, ma registrata quando erano giovani e avevano un "tiro" impressionante).
Insomma, devo trovare il modo di accattarmelo!

Altra buona, ma diciamo pure ottima notizia e’ la reunion dei Van Der Graaf Generator!
Non so come sia balenata nelle loro teste un’idea del genere, ma fatto sta che, in quattro e quattr’otto, tutti i componenti della formazione originale si sono ritrovati ed hanno iniziato a comporre materiale nuovo. Il risultato e’ duplice, anzi triplice.
Triplice perche’ si tratta di un doppio (e quindi duplice) album di studio e di un tour. Per quanto riguarda quest’ultimo, alcune date estive sono gia’ state fissate (fra cui due in Italia, a Roma e a Milano) ed altre forse verranno decise piu’ avanti. La band ha dichiarato che verranno presentati in scaletta vecchi successi e materiale del nuovo album, mentre non verra’ dato spazio alle carriere solistiche di alcuno dei componenti.
Per quanto riguarda invece l’album di studio, a quanto pare sara’ un doppio CD contenente nel primo disco sei composizioni nuove e, nel secondo, dieci improvvisazioni strumentali… inutile dire che, visti i personaggi coinvolti in questa reunion (Hammill, Jackson, Banton…), c’e’ da aspettarsi di tutto sia dal primo che dal secondo disco. Da notare inoltre, in apertura, un brano dal titolo emblematico: "Every bloody emperor". Come non riportare alla mente "H to he" e la sua "The emperor in his war room"? Inoltre e’ da segnalare come non tutti i brani siano stati scritti dal solo Hammill, segno questo che c’e’ stata un’effettiva collaborazione fra i membri del gruppo.

Ecco la scaletta:

CD One: SONGS
1. Every Bloody Emperor (Hammill)
2. Boleas Panic (Jackson)
3. Nutter Alert (Hammill)
4. Abandon Ship! (Evans/Hammill)
5. In Babelsberg (Hammill)
6. On The Beach (Jackson/Hammill)

CD Two: IMPROVISATIONS

1. Vulcan Meld
2. Double Bass
3. Slo Moves
4. Architectural Hair
5. Spanner
6. Crux
7. Manuelle
8. ‘Eavy Mate
9. Homage To Teo
10. The Price Of Admission

it’s a hard world…

Ogni giorno ci sono persone che danno il meglio di se’ per dimostrare come la teoria darwiniana dell’evoluzione della specie non fosse per niente infondata. Essendo fra gli esseri umani abbastanza improbabile essere divorati da un leone, oppure cadere da un burrone durante una battuta di caccia, o ancora (ma forse meno) non riuscire a dare un seguito al proprio patrimonio genetico a causa di manifesta inferiorita’  genica, per lo piu’ questi "eroi" sono persone che lasciano questa terra in modo particolarmente stupido. In questo modo dimostrano come l’evoluzione continui ad esserci e siano solo i piu’ intelligenti… anzi, diciamo i meno stupidi, ad assicurare un futuro al proprio patrimonio genetico.

Pochi lo sanno, ma esiste addirittura un organismo preposto a segnalare, e premiare, questi illustri esemplari del genere umano che si sono distinti per la loro stupida dipartita. Il premio che viene loro assegnato e’ il "premio darwin". Vi consiglio di visitare il sito ufficiale (www.darwinawards.com) per farvi una cultura, oppure questo sito in italiano se non vi va di perdere tempo a tradurre dall’americano. Peccato pero’ che spesso le descrizioni perdano un po’ dell’arguzia dell’originale, nella traduzione…

disintegration

  E’ incredibile come certi professori abbiano il potere di ridurre la mia autostima ad un ammasso di coriandoli, buoni per una festa in maschera a tema: "i cammini minimi in un grafo orientato".
E’ terribile accorgersi, dopo tre minuti dall’inizio di una lezione, che non si sta gia’ davvero capendo piu’ niente.
E’ deprimente quando il prof, una volta che ha realizzato che molti in realta’ non lo stanno seguendo, ripete tutto piu’ chiaramente ma io continuo a non capirci un tubo.
E’ sconcertante realizzare come tutti intorno a me ora stiano tranquillamente ascoltanto e recependo, mentre io navigo nell’oblio della mia ignoranza.
E’ impressionante la mole di nozioni a me sconosciute che possono entrare in gioco per risolvere un problema che in partenza avevo capito benissimo, ed e’ decisamente frustrante scoprire che tutte queste nozioni si riallacciano a tre degli esami che ho lasciato indietro dall’anno scorso.
E’ brutto, davvero brutto avere la sensazione di "perdersi qualsosa" solo per ignoranza, o perche’ "non ci si arriva". E’ angosciante sentirsi ignoranti, sentirsi stupidi, capire che si e’ sbagliato a monte. Dovevo studiare di piu’, dovevo studiare prima…
E’ triste capire che forse il proprio umore per la giornata non sara’ piu’ cosi’ buono.
E’ disarmante scoprire che sul libro le cose che non ho capito non sono spiegate piu’ chiaramente… anzi…

Meno male che…
…e’ bello riuscire ancora a rendersi conto che ci sono cose piu’ importanti. Molto piu’ importanti…

ovvero: la nostra importanza nell’universo

Nebulosa del Sagittario Sabato 19 Febbraio 2005, 14:00
Spazio, esplosione cosmica da record nella Via Lattea
Di Deborah Zabarenko

WASHINGTON (Reuters) – Un’esplosione cosmica nella Via Lattea ha sprigionato in un decimo di secondo l’energia che il Sole fornisce in 100.000 anni. Lo hanno detto ieri alcuni astronomi.
L’esplosione, osservata il 27 dicembre, è venuta da una stella a neutroni – una stella morta collassata con una massa simile a quella del Sole concentrata in una sfera di 24 chilometri di diametro – nella costellazione del Sagittario.

Anche a una distanza di 50.000 anni luce, l’esplosione è stata abbastanza potente da rimbalzare sulla Luna e disturbare la parte superiore dell’atmosfera terrestre, hanno detto a un briefing alla Nasa i ricercatori. Un anno luce è circa 10.000 miliardi di chilometri, la distanza che la luce percorre in un anno.

L’esplosione ha interferito con molti satelliti, ma è stata bloccata dall’atmosfera e ha avuto pochi effetti pratici sulla Terra, eccetto creare problemi alle trasmissioni radio a bassissima frequenza, dicono gli scienziati.
"Parlando in termini astronomici, questa esplosione si è verificata nel nostro cortile posteriore. Se fosse stata nel nostro salotto, saremmo in guai grossi", ha detto Bryan Gaensler dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics

Fonte: http://it.news.yahoo.com/050219/58/34c43.html

(a lato: la nebulosa del Sagittario)

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 per rinfrancare lo spirito…

perle del nostro Presidente del Consiglio (da Wikiquote.org):

  • Se la sinistra andasse al governo il risultato sarebbe miseria, terrore e morte, come accade in tutti i posti dove governa il comunismo (Corriere della Sera, 17/01/2005)
  • La mia bravura è fuori discussione, la mia sostanza umana, la mia storia, gli altri se la sognano. Sono loro che devono dimostrare a me di essere bravi… (ANSA, 7 marzo 2001, ore 15:48)
  • Magistratura… – Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana (La Repubblica», 5 settembre 2003)
  • Mussolini non ha mai ucciso nessuno, mandava gli oppositori in vacanza al confino (La voce di Rimini, 11/09/2003)
  • Mi spiace, non voglio parlare di me in terza persona ma molto spesso mi viene comodo. Questo però non significa nessuna aumentata considerazione di me stesso, anche perché più alta di così non potrebbe essere (La Repubblica, 06/12/1994)
  • Se i giornalisti facessero l’esegesi di quello che dice il signor Berlusconi, vedrebbero che ha sempre ragione (L’Espresso, 11/11/1994)
  • Io sono assolutamente certo di essere l’uomo più democratico che sia mai giunto ad essere primo ministro d’Italia (Asca, 25/01/2002)
  • C’è una norma di diritto naturale, che dice che se lo Stato ti chiede un terzo di quello che con tanta fatica hai guadagnato, questa ti sembra una richiesta giusta, e glielo dai in cambio di servizi che lo Stato ti dà. Se lo Stato ti chiede di più, o molto di più, c’è una sopraffazione nei tuoi confronti e allora ti ingegni per trovare dei sistemi elusivi o addirittura evasivi, che senti in sintonia con il tuo intimo sentimento di moralità, e che non ti fanno sentire intimamente colpevole (visita al comando generale della Guardia di Finanza, 11/11/2004)

 …fra un enigma e l’altro

  • Se Berlusconi avesse le tette farebbe anche l’annunciatrice – Enzo Biagi
  • Ormai in Italia siamo alla legislazione automatica: ogni reato di cui è accusato Berlusconi viene automaticamente cancellato da una legge apposita. Speriamo che prima o poi Berlusconi si faccia una canna. – Daniele Luttazzi

nei libri di storia

Oggi, mentre mangiavo e ascoltavo distrattamente il telegiornale, mi ha preso un disgustoso senso di vergogna e di rabbia; ho pensato a quello che sta succedendo in questi anni, in questi mesi, in questi giorni, nel mondo, ma ancor più in Italia. Ho pensato a tutto quello che sta cambiando, a tutte le scelte disastrose che i nostri potenti hanno preso e continuano a prendere, per compiacere la ristretta casta di cui fanno parte (o vorrebbero far parte), dando l’impressione alla gente, a noi, di farlo per noi. E continuano a dirci che va tutto bene, e che comunque andrà sempre meglio: siamo tutti destinati ad un futuro in una specie di paradiso con il sole che splende, l’erba verde e i coniglietti bianchi che saltellano qua e là.
Ma lo sanno che non è vero. E, purtroppo o per fortuna, lo sappiamo anche noi. E nonostante questo, nonostante ci rendiamo conto di quello che sta accadendo – magari non di tutto, ma di una buona parte sì – noi non facciamo niente. Ci arrabbiamo, sbuffiamo, ci lamentiamo, magari ci incazziamo, ma siamo schifosamente rassegnati perché è così che va, da sempre.
Chissà tra venti, trenta, quarant’anni, quando un adolescente, straniero probabilmente [sì perché se continua così in Italia ben pochi ragazzi dieranno la storia a scuola], aprirà il suo libro di storia, una mattina, e leggerà di questi anni: nero su bianco, ci sarà tutto quello che noi ora sappiamo, e anche quello che non sappiamo, ci saranno le conseguenze e anche le cause, quelle vere, ci sarà tutto. E ci saremo anche noi: "la popolazione si costerna, s’indigna, s’impegna, poi getta la spugna con gran dignità" (cit.).
Cosa dirà? Cosa penserà di noi? Ma soprattutto quanto sarà arrabbiato? Sì, perché la situazione in cui vivrà, che riesco ad immaginare solamente a tinte scure, sarà anche colpa nostra. Sarà arrabbiatissimo. Come, se non più di quanto, lo sono io.

Do you like my new bycicle’s sell’in?

 Stamattina in corriera ero seduto accanto ad una professoressa, piuttosto giovane. Aveva con se’ un plico di compiti in classe di "tecniche pubblicitarie" da correggere ed io ogni tanto buttavo l’occhio e leggevo qualche riga.
Erano dei compiti a crocette e mi ha sempre incuriosito sapere se i prof, per correggere questo tipo di verifiche, abbiano una specie di matrice corretta che confrontano con i compiti degli studenti oppure leggano ogni volta tutte le domande. In questo caso era vera la seconda ipotesi.

Ad ogni modo adocchiando questi compiti in classe mi sono imbattuto nella seguente domanda: "come e’ detto il primo passo di un processo di marketing?" (non era proprio cosi’, ma comunque qualcosa di simile). Fra le risposte possibili spiccavano due vere perle: "imput e autput" e "sell’in, sell’out"…

indovina chi?

 Il 23/1/2005 il presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati Selva ha dichiarato al giornale "Libero":

"Basta con l’ipocrisia dell’intervento umanitario (…)
Abbiamo dovuto mascherare Antica Babilonia come operazione umanitaria
perché altrimenti dal Colle non sarebbe mai arrivato il via libera
".

Oggi il portavoce di Forza Italia Schifani, in risosta alle domande sul voto del Senato riguardo al finanziamento della missione italiana in Iraq, ha risposto ai giornalisti:

"Noi in Iraq non abbiamo partecipato a nessuna guerra"

Ehm…

Una vita perfetta

Da
che poteva ricordare aveva sempre vissuto in quella tranquilla
cittadina: stesso quartiere ordinato, stessa strada pulita, solite
facce amiche che lo circondavano.
Di tanto in
tanto una casupola faceva capolino come un fungo, sbucava dal nulla
dove fino ad un attimo prima c’era solo un prato verde. E la cosa non
poteva che giovare alla sua attivita’, uno di quei caratteristici
negozietti che capita di vedere solo nelle cartoline in bianco e nero o
in quei film americani degli anni sessanta.
Aveva proprio tutto: la scritta Barber shop che
si illuminava, l’insegna girevole bianca-rossa-blu che creava una
gioiosa spirale, il cavalluccio in ferro con del vero crine -il suo fiore all’occhiello, amava ripetere- su cui faceva sedere con cura i bambini capricciosi ancora in lacrime.
Era
stimato ed amato da tutti: abitava in una di quelle deliziose casette
bianche con il tetto rosso fragola, la veranda con il dondolo, lo
steccato bianco e un prato smeraldo puntinato di fiori sgargianti come
nessun altro aveva nel quartiere.
La domenica,
passando, si poteva scommettere che l’avreste trovato in giardino
intento ad annaffiare, con un braccio alzato sempre pronto a salutare e
un sorriso perenne stampato sul volto.
Alle
persone cosi’ la vita sorride per forza e nessuno si stupi’ quando si
innamoro’ e decise di dividere la sua casa con un’incantevole ragazza.
Sempre sorridenti ed affabili. Mai un litigio o un ciuffo d’erba fuori
posto.
Per compiacerla il solerte barbiere si
procuro’ uno di quei graziosi barbecue che usavano per cucinare gustose
grigliate a cui partecipava tutto il vicinato.
Amplio’ persino la casa, aggiungendo una nuova stanza –per quel figlio con cui giocare la domenica in giardino e a cui insegnare il suo mestiere!- e una serra in vetro che in breve tempo si riempi’ di vasi e colori.
E
la sera, se vi fosse capitato di passare lungo quella strada silenziosa
e pulita, li avreste trovati sul dondolo a godersi la frescura e a bere
la limonata che lei sapeva preparare con tanta cura. Cosi’, occhi negli
occhi, in un quadretto sollevato dagli inganni del passare del tempo.
Rimase sconvolto quando una mattina come milioni di altre si sveglio’ e lei non c’era piu’. Semplicemente.
Sparita. Robe che ti cambiano la vita. Ma i fiori sgargianti
continuarono imperterriti a disegnare file ordinate nel giardino, il
sorriso rimase comunque disegnato sul volto, il sole a brillare
splendente.
E intanto lui era distrutto. La
sua vita perfetta, costruita mattone su mattone, era andata in pezzi e
tutto rimaneva banalmente uguale.

“CARLO!!!! Ti ho detto di sbrigarti: farai tardi a scuola!”

“VENGO! VENGOoo…uffa pero’…” sbotto’ il bambino riponendo la donnina nella scatola delle costruzioni.

da "il muro della Francy"