Ok… just a little pin prick… there’ll be no more “aaaaaaaaaaaaaah”…

Tutti scandalizzati per il video che riprende Cannavaro intento a farsi inettare una flebo di Neoton; bene, allora visto che tutti si scandalizzano, mi diverto un po’ anch’io a fare il moralista da bar

E’ curioso come nessuno si stupisca più per gli scandali del doping nel nuoto, nel ciclismo o in qualsiasi altro sport, ma il calcio sembri intoccabile. E’ molto di più di uno sport, per gli italiani, molto di più di una distrazione domenicale. Se dico che un ragazzino di 15 anni che conosco di persona ha smesso di fare ciclismo a livello dilettantistico perché gli era stato proposto di "aiutarsi" con dei medicinali, nessuno ne dubita. Infatti purtroppo è vero. Se però dico che secondo me (qui non ho esperienze dirette) lo stesso accade nel calcio, ecco che vedo dipinta l’incredulità sugli occhi dei miei interlocutori.

In poche ore si sono versati i proverbiali fiumi di inchiostro su questa vicenda di Cannavaro, specificando che "il Neoton è un farmaco legalmente somministrabile", "è una vitamina" (Così dice Nevio Scala). Non è propriamente esatto… vediamo cosa dicono di questo "integratore" su http://www.torrinomedica.it/studio/schedefarmaci/NEOTON.htm

"Ogni flacone contiene: creatina fosfato sale sodico mg 500.

Nel miocardio e nel muscolo scheletrico, la creatina fosfato funge da riserva di energia chimica; essa è utilizzata per risintetizzare l’ATP, la cui idrolisi fornisce l’energia di pronto impiego nel processo contrattile dell’actomiosina.

A livello miocardico una componente chiave nello sviluppo e nella progressione del danno cellulare è rappresentata dall’inadeguato rifornimento energetico, che si verifica come conseguenza del rallentamento del metabolismo ossidativo: la carenza di adeguati livelli di creatina fosfato assume aspetti di particolare rilievo clinico, compromettendo forza contrattile e capacità di ripresa funzionale del cuore. Nel danno miocardico esiste infatti una stretta correlazione fra contenuto cellulare di composti fosforilati ad alto livello energetico sopravvivenza cellulare e capacità di recupero della funzione contrattile."

Appare evidente come non si tratti né di un integratore né di una vitamina. E’ un vero e proprio farmaco, utilizzato per velocizzare la produzione di ATP (=energia subito spendibile dall’organismo) in persone che vengono sottoposte ad operazioni al cuore, se ho ben capito. Di sicuro nella posologia non c’è scritto che è indicato per il trattamento di atleti affetti da stanchezza muscolare o cose del genere, e per quel che ci capisco di chimica mi sembra che non si tratti affatto di una banale vitamina

La verità è che questo filmato non prova niente e non incrimina nessuno. Il Neoton è legale, è somministrabile ed i calciatori lo prendono. Stop.
Quello che non fanno vedere, e forse non vedremo tanto presto, è che ci sono tante nefandezze nel mondo del calcio come ci sono in ogni sport che muova una montagna e mezza di soldi. Basta guardare Sfide, se lo trasmettono ancora, per sentire interviste a calciatori di 30-40 anni fa che rivelano particolari disgustosi su come fossero già allora imbottiti di medicinali. Prima del boom degli acquisti stranieri, quando le partite avevano tutto un altro ritmo. Immaginate cosa può esserci adesso, sotto quella coperta di omertà e, dopo questo filmato, forse anche di finta indignazione.

Spero solo che questo "scandalo al sole" non si risolva nella condanna (morale o penale, chi lo sa?) di qualche caprio espiatorio, ma provochi una piccola grande rivoluzione nel mondo del calcio, ma non solo, riportando in vita quegli ideali di sport+gioco=salute che spesso sembrano morti e sepolti.

(Ah, ecco fatta la mia piccola invettiva quotidiana…)

guardando dal finestrino

 Adoro guardare fuori dal finestrino quando sono in treno, mi piace guardare il mondo che scorre placido affianco a me. Mi piace vedere quante cose diverse mi passano sotto gli occhi in poco meno di una mezz’ora. È incredibile, il mondo la fuori, intendo. È incredibile in ogni minimo particolare, nel più piccolo fiore, come nel fiume, nelle nuvole, nel sole, ma anche nelle case, nei campi ordinati dove crescono le prime piantine verdissime. Nella pioggia, nel vento, nella polvere, negli insetti… è tutto così perfetto, tutto così in armonia che sembra quasi un paradosso chiedersi se davvero il caso sia così perfetto, così armonico. Non so ancora di preciso chi sia il Costruttore di tutto questo, ma davvero "ci sa far da Dio!"

cielo e nuvole

 Mi affascina molto il cielo di giornate come questa: è di mille colori, di mille umori. Da una parte è un mare azzurro su cui si stagliano piccole nuvolette bianche e qualche metro più in là è coperto da un’enorme nuvola grigia che minaccia tempesta. Più in là ancora ci sono delle grandissime nuvole, bianche che sembrano disegnate tanto sono simili alla bambagia. E dall’azzurro, al grigio, si passa al biondo accecante dell’orizzonte, dove il sole, forse, tramonterà, nascosto dal sipario di nuvole…

È davvero uno spettacolo infinito!

Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio

Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri

Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
certe volte ti avvisano con rumore

Vanno
vengono
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più il posto dove stai

Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.

(Le Nuvole – Fabrizio De Andre’)

piccole grandi gioie casalinghe

Adooooooooro lavare i pavimenti!
Dico sul serio
! Appena bagnate, le piastrelle sembrano perdere materialità e diventare liquide, e riflettono tutto ciò che c’è attorno; trovo che sa meraviglioso!
Ma ancora più bello è il profumo di sapone e fiori che si diffonde nell’aria (a meno che non si usi candeggina…) e che inonda tutta la stanza e le altre attorno! Sembra di essere in un altro mondo! C’era una pubblicità (ma forse anche no), di non mi ricordo cosa, dove veniva presentato un mondo a tinte pastello, tutto pieno di bolle di sapone e nuvolette impalpabili…ECCO! è proprio quello che viene in mente a me quando subito dopo aver lavato il pavimento, con le piastrelle ancora luccicose, chiudo gli occhi e respiro a pieni polmoni…

Adooooro queste piccole grandi meraviglie casalinghe!

a valid show

Da piccoli si apprezzano le cose in maniera diversa. Un quadro puo’ essere bello perche’ contiene una singola macchia di colore che ci piace, e allora diventa bello tutto; un giocattolo puo’ essere il migliore perche’ e’ il piu’ divertente da mordere, un cibo diventa il preferito perche’ magari quando lo si mastica sembra di avere in bocca tanti vermi…

Anche in campo musicale i gusti sono diversi. I bambini spesso amano le canzoni che riescono a cantare meglio, oppure quelle che ricordano loro un momento felice o una persona in particolare… in effetti, e’ anche quello che fanno i grandi, per lo piu’.

Io pero’ apprezzo la musica in modo diverso: un brano mi deve si’ provocare emozioni, ed e’ anche meglio se mi viene da canticchiarlo sotto la doccia, ma principalmente una canzone mi deve stupire. Non serve tanto, basta che sia un pelino originale, che non sappia di gia’ sentito lontano un miglio.
I bambini spessissimo questi problemi non se li pongono, cosi’ finiscono per cantare milleduecento canzoncine da discoteca simili tra loro provando uniforme godimento. Beati loro, verrebbe da dire… peccato pero’ che spesso questa caratteristica tenda a non scomparire affatto con l’eta’ ;-P

A me da piccolo piaceva la musica di Alan Parsons. E mi piace ancora, e tanto. Alan Parsons e’ un tipo che da giovane ha fatto il tecnico del suono per i Pink Floyd, all’epoca di Dark side of the moon. Tutti ovviamente se lo ricordano per questo, oppure per aver prodotto Year of the cat di Al Stewart (ed aver tirato fuori dall’anonimato un cantante folk divenuto poi miliardario) e Music di John Miles (Music was my first looooooooooooove…). Invece il buon Alan non ha fatto solo questo, anzi! Assieme all’altrettanto sconosciuto Eric Woolfson ha pubblicato una decina di dischi dal 1976 al 1986 e altri quattro in solitaria dal 1994 ad oggi. Sull’onda della pubblicazione dell’ultimo album a suo nome Mr. Parsons ha deciso di fare un tour che negli scorsi giorni ha toccato anche l’Italia…

Io amo i concerti di musica particolare, magari con un bel po’ di improvvisazione, anche di virtuosismi e, perche’ no, di sperimentazione. I brani di AP non prevedono nulla di tutto questo: e’ pop, magari sofisticato, sovrarrangiato, particolare ma pur sempre pop. Eppure i suoi brani ancora oggi passano la barriera del "gia’ sentito", si insinuano fra le pieghe della mia mente e penetrano in profondita’… scendono, si amalgamano al mio sangue ed arrivano al cuore che, indifeso, si emoziona. Per dirla breve, sapevo che si sarebbe trattato di un concerto leggero, sapevo che la band che lo ha accompagnato nei dischi non e’ la stessa che ha sul palco, sapevo anche quanto lui sia attaccato al denaro e questo tour sia in fondo solo una mega operazione commerciale. Pero’ non potevo resistere, non potevo non andare a vedere chi ha creato la colonna sonora dei primi 15 anni della mia vita.

E cosi’ ovviamente ci sono andato. Ho acquistato un biglietto per me ed uno per mia madre e mi sono fiondato a vedere ‘sto concerto, sinceramente senza troppe aspettative… il buon vecchio zio Alan suona dal vivo solo dal 1994 e ha una band che suona assieme per la prima volta… come aspettarsi uno show di quelli memorabili?

Invece mi sono dovuto ricredere. Sono riuscito ad arrivare al concerto (con lunghe peripezie che non sto a spiegarvi) con il mood giusto: ero pronto ad ascoltare con il cuore, oltre che con la mente. Ed e’ cosi’ che sono riuscito a stupirmi, davvero. Hanno suonato bene, con una bella carica. Alla fine quello meno in evidenza di tutti e’ stato proprio Alan Parsons che, sebbene rialzato rispetto al resto della band, ha cantato un brano solo e per il resto si e’ limitato alla chitarra d’accompagnamento e agli effetti elettronici nei brani nuovi. Il resto del gruppo pero’ mi ha davvero stupito: il chitarrista sembrava l’ "aiutante di Gilmour" in P.u.l.s.e. e suonava proprio come lui! Assoli puliti, accompagnamento perfetto. Aveva pure una bella voce! Il cantante era un giovane di origini scandinave, tale P.J. Olsson. Ha collaborato con Alan nell’ultimo disco e, nonostante la truzzata che ne e’ venuta fuori, sembrava davvero presissimo nel cantare anche i brani vecchi. Soprattutto in "time" e "old and wise" (forse i pezzi piu’ difficili da interpretare) ha dato il meglio di se’, riuscendo quasi nella difficile impresa di eguagliare i cantanti originali (Colin Blunstone e lo stesso Eric Woolfson!). Basso e tastiere nella media, anche se il bassista merita una menzione particolare per l’ottima voce.
Al batterista invece va dedicato un capitolo a parte (anzi, un capoverso, in questo caso). Un picchiatore come pochi, molto giovane, sembrava un Kurt Cobain piu’ magrolino. Pero’ era precisissimo ed e’ stato davvero il motore ritmico di tutti i brani. Inoltre, cosa non da poco, aveva una voce incredibile, forse meglio dello stesso Olsson. Ha cantato Psychobabble (lo so che nessuno di voi la conosce, non preoccupatevi!!!) da solo mentre la suonava, con tanto di urlo finale! =O

Pr farla breve e’ stato un concerto emozionante, ma soprattutto e’ stato davvero come vedere un proprio sogno realizzato. Ed e’ bellissimo, davvero bellissimo!!!! Vi auguro di poter fare altrettanto, con tutti i vostri sogni nel cassetto!

Ode al viril badil

Questo spettacolare sonetto e’ dedicato a drM, noto commentatore anonimo di questo blog.
Non so se ho l’autorita’ per menzionarne l’autore. Nel caso gradisse diffondere la sua identita’ e’ pregato di dirmelo o di commentare il post dicendo: "e’ mio!!!!"

Si muove di buon’ora da Legnago
a notte ancora fonda il nostro Pietro,
che niuno mai accetta di aver dietro
dacchè di toccar passere è mai pago.

Vederlo alla lezione è gran tripudio
vieppiù di rado dona sua presenza :
è immerso con ardore in aula studio,
(o, si suppone, a caccia di patonza).

Virile come lui non è mai stato
alcun uomo, foss’anche di cemento :
il suo badil rimane insuperato.

Che dico, Grande Giove! E’ sì portento,
ma tratto in grave fallo sono stato:
si tratta non del fallo, ma del mento!

nessun titolo

 Le persone che sono morte in Iraq (come in qualsiasi altra guerra), da una parte e dall’altra, avevano nome e cognome, famiglia e amici.
Questa pagina riporta i nomi del 20% circa delle vittime civili del conflitto. Per farsi un’idea di cosa sia davvero un’occupazione militare e cosa voglia dire tentare di esportare la democrazia con le armi…

Troppi bambini, troppi.

http://www.iraqbodycount.net/names.htm