problemi di(f)fusi

Il problema di essere in una città grande, per lo più a te sconosciuta e interessantissima è che ti scombussola i ritmi.

All’ora in cui tu vorresti pranzare, loro stanno già facendo lezione;
all’ora in cui tu vorresti andare a fare la lavatrice, loro ti chiudono la lavanderia;
all’ora in cui tu vorresti cenare, loro cominciano ad uscire;
all’ora in cui tu ti sei appena preso la tua pinta di birra, loro suonano la campanella.

E così l’ora in cui io dovrei studiare per la tesi non arriva mai, o meglio arriva sempre nel momento sbagliato!

Sarà colpa del fuso orario?
Forse la risposta in realtà è, come sempre, questa


Sisila

news from Varvareuca

Varvareuca è il paesino moldavo dove Sisila ed io abbiamo trascorso due settimane indimenticabili la scorsa estate. Si tratta di un villaggio di poche migliaia di abitanti, situato sui colli della regione di Soroca. Un paese come ce ne sono tanti in Moldavia: pozzi, strade di terra battuta, campi e prati.
E’ lì che, in questo momento, sono presenti due italiani. Una coppia di bolognesi che ha deciso di trascorrere dei mesi in questo borgo sperduto, aiutando i bambini del posto ad avere qualche possibilità di stare insieme nei freddi pomeriggi invernali. Magari anche dando loro una mano nello studio.

Come però forse saprete in questo periodo in Moldavia la situazione è un po’ incandescente. Ci sono state le elezioni, hanno vinto per l’ennesima volta i Comunisti ma – a differenze delle altre volte – una parte dell’opinione pubblica ha reagito piuttosto male a questa vittoria. Si è perciò iniziato a gridare ai brogli, alle truffe e si sono venute a formare, nella capitale Chisinau, delle manifestazioni più o meno esplicite di dissenso. Tutto ciò è culminato (in piena copertura mediatica del terremoto abruzzese, quindi nell’indifferenza dei media italiani) la settimana scorsa in un assalto al palazzo del parlamento, che si è concluso con un violento scontro tra manifestanti e polizia.

In una tale situazione è un lusso, nonché una grande fortuna, disporre di "inviati sul luogo", e per fortuna Carlo e Claudia (i due ragazzi a Varvareuca) hanno avuto un’idea geniale: si sono procurati una connessione ad internet ed hanno iniziato a tenere un blog (http://mentifermenti.lacantinadellanonna.net/argomenti/racconti-dalla-moldova/). Ecco quindi il loro resoconto di quanto sta succedendo in Moldova, con un occhio di riguardo alle cause che hanno scatenato tante proteste e alle problematiche più importanti di un paese sconosciuto ai più, ma di cui sentiremo sempre più spesso parlare.

Moldova: tensioni e speranze nell’Est

Ciao!

Ho visto che anche alcuni mezzi d’informazione italiana negli ultimi giorni, pur giustamente concentrati sul terremoto in Abruzzo, hanno accennato alle manifestazioni che si stanno svolgendo a Chişinău. Queste sono nate in seguito alle elezioni di domenica 5 aprile. I risultati delle stesse hanno portato ad un largo successo del Partito Comunista che ha sfiorato il 50% dei voti (nelle ultime votazioni era intorno al 46%) ed e’ arrivato ad un passo dall’ottenere la maggioranza qualificata in Parlamento, che gli avrebbe consentito di eleggere da solo il prossimo Presidente dello Stato (si e’ fermato a 60 seggi, mentre ne servivano 61).

A chi chiede della situazione a Vărvăreuca, rispondo che qui e’ tutto tranquill(issim)o, quindi di non preoccuparsi per noi. Anzi, voglio rassicurare tutti quelli che pensano di venire in estate: non temete, la situazione per gli Italiani, al momento, non desta alcuna preoccupazione.

Diventa decisamente piu’ complesso rispondere a chi domanda delucidazioni sulle cause di queste manifestazioni anche violente.

Provero’, di conseguenza, a presentare alcune informazioni.

1. Da alcuni anni, nella maggioranza delle ex Repubbliche Sovietiche, si verificano manifestazioni ed incidenti in seguito alle elezioni (Georgia, Ucraina, Kirghizistan, Azerbaigian, Bielorussia, Armenia) e, in alcuni casi, tali proteste hanno portato al rovesciamento degli schieramenti usciti vincitori (Georgia, Ucraina, Kirghizistan).

2. Uno dei problemi di questi Paesi e’ di avere al proprio interno una popolazione spaccata tra chi vuole mantenere rapporti stretti con la Russia (la nostalgia dell’Unione Sovietica rimane forte) e chi punta ad alleanze con l’Occidente.

3. E’ piuttosto diffusa l’idea che questi movimenti di rivolta abbiano una “guida” esterna al Paese dove si verificano. In certi casi si pensa a degli Stati specifici (gli Usa prima di tutto) oppure ad altre organizzazioni con interessi sul posto. Vero o meno, e’ indubbio che tali moti si sono svolti con alcune modalita’ comuni ed il loro procedere e’ apparso in molti casi ”scientifico” (in particolare, ricordo la rivolta “delle rose” in Georgia, quella “arancione” in Ucraina, “dei tulipani” in Kirghizistan).

4. Al di la’ della volonta’ del popolo (il concetto di “democrazia pluralista” da queste parti e’ piuttosto nuovo), tutti questi Paesi ricoprono una grande importanza da un punto di vista geopolitico e, in alcuni casi, anche delle risorse (per esempio, il petrolio in Azerbaigian o l’uranio e la sua trasformazione in Kirghizistan), quindi sono forti gli interessi della Russia, degli Usa ed anche dell’Unione Europea (quest’ultima in maggio ufficializzera’ il “Partenariato per l’Est” con alcuni Paesi dell’ex U.R.S.S.) .

5. Chi e’ al potere, normalmente, ha un grande controllo sui mezzi d’informazione e sulle risorse del Paese. Il nepotismo e la corruzione vengono generalmente definiti dalla popolazione come elementi peculiari dei governanti.

6. Oltre a quanto detto sopra, la Moldova vive al proprio interno delle tensioni specifiche:

6a. la Moldova ha una popolazione per la maggioranza di origine affine a quella romena, ma la presenza russofona e’ tuttora molto forte;

6b. questo fa si’ che tuttora molti sentano un forte legame con la Romania (c’e’ chi pensa addirittura alla riunificazione con essa ed infatti durante l’attacco al Parlamento ed al Palazzo Presidenziale a Chişinău e’ stata issata la bandiera romena), oppure mirino ad entrare nell”Unione Europea; altri invece, come gia’ detto, guardano ancora a Mosca come punto di riferimento;

6c. i rapporti con la Romania sono rimasti sempre stretti (alcune centinaia di migliaia di Moldavi hanno anche il passaporto romeno), ma, con l’entrata nella U.E. di quest’ultima, essi hanno subito un netto deterioramento su vari fronti ed hanno portato notevoli difficolta’ ad una parte della popolazione moldava abituata a muoversi senza particolari problemi tra i due Paesi (lavoratori ma soprattutto studenti che, in grande numero, preferivano le universita’ romene alle proprie e per i quali, improvvisamente, e’ diventato complesso lo spostarsi da uno Stato all’altro);

6d. al confine con l’Ucraina vi e’ la regione della Transnistria, a maggioranza russofona,che si e’ autodichiarata indipendente: non e’ riconosciuta da alcuno Stato, ma e’ chiaramente appoggiata dalla Russia (non so se qualcuno ricorda la guerra in Georgia dell’estate 2008: li’ vi e’ una situazione simile con le Repubbliche autoproclamatesi indipendenti dell’Ossezia del Sud e dell’Abkhazia);

6e. l’indigenza diffusa fa si’ che il Paese sia il piu’ povero d’Europa ed ha portato ad una emigrazione massiccia come poche altre: e’ difficile avere cifre precise (in particolare a causa dell’emigrazione clandestina) ed infatti i dati sono quanto mai vari, anche se sembrano credibili quelli che parlano di circa un quarto della popolazione oltre confine.

7. Le elezioni, come detto all’inizio, hanno visto la netta vittoria del Partito Comunista (si presenta come neutrale, ma tendenzialmente filo russo), mentre solo tre dei partiti d’opposizione (tutti filo occidentali) sono riusciti a superare lo sbarramento del 6% e quindi hanno ottenuto dei seggi in Parlamento.

8. Non entrando nel merito della correttezza o meno del voto, per il quale e’ previsto il riconteggio delle schede, riporto solo due spunti di riflessione sul risultato:

8a. da una parte, a causa della fortissima emigrazione dei giovani, ha acquistato un peso notevole il voto degli anziani i quali tendenzialmente votano per il Partito Comunista, che, con sapienza, con furbizia e/o sfruttando la “nostalgia”, e’ riuscito ad attirarli a se’ maggiormente degli altri partiti;

8b. sull’altro fronte, dei numerosissimi emigrati che potevano votare nei Paesi dove risiedono, solo in pochissimi si sono avvalsi di questo diritto (non e’ chiaro fino a che punto per disinteresse, per scarsa informazione o per problemi burocratici): a fronte di diverse centinaia di migliaia di persone all’estero, i votanti non sono arrivati a 15 mila (le preferenze per il Partito Comunista, in questo caso, sono state meno di mille).

9. Le manifestazioni di protesta si sono svolte quasi tutti i giorni successivi alle elezioni, ma la giornata piu’ cruenta e’ stata martedi’ 7 quando alcune migliaia di manifestanti (giovani e giovanissimi) si sono scontrate con le forze dell’ordine (quel giorno “curiosamente” anch’esse composte da giovani militari) ed hanno “assaltato” il Parlamento ed il Palazzo Presidenziale. La dinamica degli avvenimenti cambia completamente a seconda di quale sia la fonte, fatto sta che entrambe le strutture sono state fortemente danneggiate e, all’interno, sono divampati degli incendi.

10. E’ difficile credere che la manifestazione sia nata spontaneamente dai giovani, ma da piu’ parti si ritiene che siano stati utilizzati come carne da macello dai due schieramenti, intenzionati a mostrare la propria forza l’uno con l’altro.

11. Proprio i giovani hanno pagato il prezzo piu’ amaro, sia perche’ a centinaia, su entrambi i fronti, sono rimasti feriti negli scontri, sia perche’, ancora a centinaia, sono stati arrestati e condannati (sembrano certe le voci che parlano di processi sommari e di violenze subite, tanto che un giovane, ufficialmente morto per intossicazione dai gas lacrimogeni, pare aver perso la vita a causa delle percosse).

12. A livello politico, Voronin, del Partito Comunista ed attuale Presidente della Repubblica, ha gridato al tentativo di colpo di stato condotto dalla Romania: ha espulso l’ambasciatore ed un altro diplomatico di questo Paese ed ha instituito il visto d’ingresso per i Romeni. I partiti d’opposizione sostengono che e’ stata tutta una montatura del Partito Comunista per screditare le forze avverse e per trovare pretesto di scontro con la Romania. Quest’ultima nega di avere qualsiasi coinvolgimento con le manifestazioni. La Russia sostiene il partito alleato ed invita gli altri a rispettare l’esito del voto, nonche’ pretende di avere un ruolo centrale nella risoluzione della controversia. L’Unione Europea chiede all’opposizione di non manifestare in maniera violenta ed al governo di rispettare i diritti della controparte e soprattutto delle persone arrestate. 

Detto tutto questo (so di essere stato lungo, ma in realta’ ho saltato diversi passaggi), resto a disposizione, soprattutto delle persone che intendono venire in Moldova per i campi estivi, per fornire altre notizie sugli aspetti storici, sociali, economici, religiosi, etc.

Un saluto

Carlo

musica da compagnia

In questi giorni in cui il lettore mi fa spesso compagnia mentre i binari tra Rovigo e Ferrara scorrono veloci, non riesco a togliermi dalla testa questa canzone. Non ho mai sentito la versione originale, ma l’arrangiamento di Ferruccio Spinetti e Petra Magoni è semplicemente meraviglioso! Vi metto il testo che…merita!

Il cammello e il dromedario

In un deserto un giorno s’incontrarono,
senza volerlo per caso si guardarono,
un dromedario ricco, ed un cammello povero.
Si salutarono, si oltrepassarono,
poi si fermarono, ci ripensarono,
e ritornarono, si riguardarono, e il dromedario disse così:

Bè, perchè, tu ci hai due gobbe ed io ne ho solo una perchè?
Mi guardi imbambolato dalla duna perchè,
continui a masticare e non rispondi, dammena una,
se me la vendi una fortuna ti darò!

Ed il cammello essendo bisognevole,
per un momento si dimostrò arrendevole,
poi si guardò le gobbe, con occhio lacrimevole.
E allor ci ripensò, e se le riguardò,
la testa dondolò, e poi la sollevò, lo sguardo corrucciò,
e il petto si gonfiò, e al dromedario disse così:

Sai che c’è, io resto con due gobbe e tu con una perchè,
non me ne importa della tua fortuna perchè,
son povero ma bello e nerboruto,
e dalla duna io ti saluto e con due gobbe me ne vò!

La, la, la… Così si riconferma che il cammello è bigobbuto,
e il dromedario monogobba resterà!

(testo e musica originale di Antonio Virgilio Savona)

nessun titolo

La linea d’ombra
la nebbia che io vedo a me davanti
per la prima volta nella vita mia mi trovo
a saper quello che lascio e a non saper immaginar quello che trovo
mi offrono un incarico di responsabilità
portare questa nave verso una rotta che nessuno sa
è la mia età a mezz’aria
in questa condizione di stabilità precaria
ipnotizzato dalle pale di un ventilatore sul soffitto
mi giro e mi rigiro sul mio letto
mi muovo col passo pesante in questa stanza umida
di un porto che non ricordo il nome
il fondo del caffè confonde il dove e il come
e per la prima volta so cos’è la nostalgia la commozione
nel mio bagaglio panni sporchi di navigazione
per ogni strappo un porto per ogni porto in testa una canzone
è dolce stare in mare quando son gli altri a far la direzione
senza preoccupazione
soltanto fare ciò che c’è da fare
e cullati dall’onda notturna sognare la mamma… il mare.

Mi offrono un incarico di responsabilità
mi hanno detto che una nave c’ha bisogno di un comandante
mi hanno detto che la paga è interessante
e che il carico è segreto ed importante
il pensiero della responsabilità si è fatto grosso
è come dover saltare al di là di un fosso
che mi divide dai tempi spensierati di un passato che è passato
saltare verso il tempo indefinito dell’essere adulto
di fronte a me la nebbia mi nasconde la risposta alla mia paura
cosa sarò? dove mi condurrà la mia natura?
La faccia di mio padre prende forma sullo specchio
lui giovane io vecchio
le sue parole che rimbombano dentro al mio orecchio
"la vita non è facile ci vuole sacrificio
un giorno te ne accorgerai e mi dirai se ho ragione"
arriva il giorno in cui bisogna prendere una decisione
e adesso è questo giorno di monsone
col vento che non ha una direzione
guardando il cielo un senso di oppressione
ma è la mia età
dove si guarda come si era
e non si sa dove si va, cosa si sarà
che responsabilità si hanno nei confronti degli esseri umani che ti vivono accanto
e attraverso questo vetro vedo il mondo come una scacchiera
dove ogni mossa che io faccio può cambiare la partita intera
ed ho paura di essere mangiato ed ho paura pure di mangiare
mi perdo nelle letture, i libri dello zen ed il vangelo
l’astrologia che mi racconta il cielo
galleggio alla ricerca di un me stesso con il quale poter dialogare
ma questa linea d’ombra non me la fa incontrare.
Mi offrono un incarico di responsabilità
non so cos’è il coraggio se prendere e mollare tutto
se scegliere la fuga od affrontare questa realtà difficile da interpretare
ma bella da esplorare
provare a immaginare come sarò quando avrò attraversato il mare
portato questo carico importante a destinazione
dove sarò al riparo dal prossimo monsone
mi offrono un incarico di responsabilità
domani andrò giù al porto e gli dirò che sono pronto a partire
getterò i bagagli in mare studierò le carte
e aspetterò di sapere per dove si parte quando si parte
e quando passerà il monsone dirò "levate l’ancora
diritta avanti tutta questa è la rotta questa è la direzione
questa è la decisione."

alla mostra del cinema

Continuano le giornate culturali della coppia Sisila&WhiteFang!

Sabato infatti siamo andati niente di meno che alla Mostra del cinema di Venezia!
L’approdo al Lido è stato molto avventuroso: per procurarci la CartaVenezia che permette agli abitanti del Veneto – quali noi siamo – di pagare il vaporetto 1€ a corsa anziché 5, abbiamo dovuto attraversare la Casa che rende folli! Ma solo l’idea di essere insieme, a Venezia, e di andare davvero a vedere il film che avevamo deciso, ci è bastata per farci restare calmi e piuttosto sorridenti.

Il viaggio in vaporetto è stato…nostalgico: ci sembrava di essere tornati alle superiori, stipati nell’autobus della mattina! Però la vista era davvero spettacolare. Passando vicino a queste navi da crociera, enormi e coloratissime, perfino io, che le ho sempre snobbate, solo rimasta a bocca aperta!

Arrivare al Lido è sorprendente: chi si aspetta di trovare macchine e autobus, lungo le strade, proprio come in una normale località di mare??? Ma noi, intrepidi, ce la sia scarpinata tutta fino al Palazzo del Cinema, contornato da chioschetti di cibo e di dvd. Identificata la biglietteria, ci siamo fiondati lì, ma i coupons gratuiti erano già finiti….tristeeeeeeeza!

Così abbiamo ripiegato in un giretto davanti ai Leoni d’oro e un bel panino nel bar della mostra, dove ci siamo divertiti ad origliare i discorsi dei nostri vicini intellettuali….ci sentivamo un po’ intellettuali anche noi!

Quindi abbiamo ripreso il vaporetto e siamo arrivati, da bravi turisti, proprio in piazza San Marco, per un bel bagno di folla, di quelli che piacciono a WhiteFang!

Granita e visita ad una piccola mostra dell’arte liutaia, per poi correre lungo le calli, imbattendoci in un considerevole numero di artisti, verso il treno che ci avrebbe portato a casina.

E dopo meno di un’ora eravamo già andati allo spettacolo teatrale, che ha visto il debutto di Martin…ma, per un evento di tal portata, ci vuole un post nuovo nuovo…
…ma una cosa è certa: stiamo proprio diventando una coppia chic!