una musica dolce

“Dove sono Ella e Kate

morte entrambe per errore

una di aborto, l’altra d’amore

e Maggie uccisa in un bordello

dalle carezze di un animale

e Edith consumata da uno strano male.

e Lizzie che inseguì la vita

lontano, e dall’Inghilterra

fu riportata in questo palmo di terra

Dormono, dormono sulla collina

dormono, dormono sulla collina”

Fabrizio De Andre’ – Dormono sulla collina

È tutta oggi,e a dire la verità anche buona parte di ieri, che ho questa canzone in testa, che gironzola qua e là, si nasconde e poi torna e mi accompagna, con la sua musica dolce e le sue parole amare.

E trovo che si abbini bene a questa giornata, con un sole tiepido che resiste alle continue, fortissime, folate di vento.

Non mi è mai piaciuto il vento, lo trovavo semplicemente FASTIDIOSO e inutile.

Ma oggi, stesa sul letto, finalmente, dopo ore in piedi o in posizioni piuttosto scomode (sì perchè le sedie dell’università non si possono proprio definire comode) nella semioscurità della mia camera, ho sentito il vento che muoveva le foglie del frassino. E mi sembrava quasi di sentirle suonare una per una, ognuna la sua melodia, e contemporaneamente tutte insieme… e l’ho trovato magnifico!

Il canto del vento che si amalgamava, si rispondeva con le parole sussurrate piano da De Andre’…

e non è stata affatto una giornata malinconia, anzi, direi lirica.

“dormono dormono sulla collina…”

la lievre

Dietro l’università, nel cortile che dà verso i campi che costeggiano la tangenziale, c’è una lepre.

L’ho scoperta poco più di mezz’ora fa, gironzolando con un amico.

E’ lunga sì e no quaranta centimetri, ha la coda bianca ed il manto beige.

Ormai si è stabilita fra i rami di un Oleandro e non ha paura degli studenti, anzi si lascia avvicinare abbastanza facilmente. A dire il vero forse sono gli studenti quelli più impauriti… potrebbe essere scappata da un laboratorio di biotecnologie 😛

E’ veramente una sensazione strana quella che si prova nel vederla girare, magari con un’erbetta in bocca, tra le auto dei professori.

Purtroppo non siamo riusciti a farla entrare in facoltà… peccato, sarebbe stato molto, molto divertente… chissà se lunedì ci sarà ancora…

sulla panchina

Immaginate una panchina, sola, all’ombra di un platano, in un parco pieno di erba e foglie cadute. Immaginate delle persone che camminano nel parco; alcune gironzolano, altre portano a spasso il cane, altre ancora semplicemente passano di lì per andare da un posto all’altro.

Sulla panchina c’è un quaderno. E’ un quaderno piccolo, o magari grande, con la copertina rigida, di pelle, di cartoncino, di plastica, fate un po’ voi…

Il quaderno è appoggiato lì, in un angolo della panchina. Di quando in quando due persone, di notte, di giorno, nelle ore più disparate, si inginocchiano davanti alla panchina e, con una penna blu, scarabocchiano qualcosa di nuovo.

Ogni giorno alcune persone si siedono. Certe, impegnate in una conversazione o assorte in altri pensieri, spostano il quaderno con noncuranza. Altre lo spostano con attenzione, curiose di sapere cosa potrebbe nascondere, ma non si permettono certo di aprirlo per indagare. Quindi si siedono.

Altre ancora, senza troppi scrupoli, aprono il quaderno e adocchiano qualche riga qui e là. In fondo un po’ si vergognano, ma questo rende ancora più interessante la scoperta e, in un modo impercettibile, cambia la loro giornata.

Non vergognatevi di spulciare in questo quaderno, quando passerete di qui. Forse a volte troverete delle cose che non vi interesseranno, ma è normale. Chi scrive spesso non lo fa per chi legge, sempre che qualcuno legga. In fondo non si tratta che di una foglia nel parco della rete, una foglia fra milioni, simile a tante altre e probabilmente non la più bella né la più degna di interesse, ma sicuramente unica. Se passate di qui, sedetevi un secondo.

il nuovo monolocale

Mi sembra un po’ di entrare nel monolocale che sono riuscita ad affittare dopo mesi, anni di sudato lavoro…ed è così…

vuoto, scarno, decisamerte brutto, per la verità!

Ma giorno dopo giorno, un vaso di fiori, un disegno di mia sorella, i vasetti di nutella qua e là…diventerà caldo e bellissimo!

Per ora si inizia così, ma abbiamo in serbo per voi grandi progetti!!

Buonanotte

bacio

Sisila