Zona X

Zona X fu una serie bimestrale della Bonelli pubblicata dal 1992 al 1999. Ogni albo conteneva due storie, tipicamente un episodio di una mini-serie e una storia a se stante.

Tra le mini-serie (Robinson Hart, Magic Patrol, La stirpe di Elän, Legione Stellare) la più longeva fu La stirpe di Elän. Si trattava di una serie di 16 episodi, basata sul contatto tra il nostro mondo e un mondo parallelo di ambientazione fantasy. La serie era molto corale, basata su un vasto numero di personaggi e ambientazioni. Molti i massacri, diverse le storie d’amore che vedevano delle protagoniste femminili regolarmente maggiorate. Ricorda qualcosa?

Le storie autoconclusive invece trattavano di solito temi della contemporaneità estremizzandoli in un contesto futuribile. Ricordo un episodio, “la caccia”, ambientato in un mondo del futuro sovrappopolato e dominato dai mezzi di comunicazione di massa nel quale settimanalmente alcuni cittadini vengono scelti a caso per un gioco trasmesso in diretta. Si tratta di riuscire a sopravvivere in una specie di arena nella quale si viene braccati da una serie di cacciatori di taglie professionisti e lo scopo – se ricordo bene – è di sopravvivere il più a lungo possibile garantendo alla propria famiglia un compenso stellare dal network televisivo e il monopolio dei discorsi da macchinetta-del-caffè per la durata della settimana successiva. Ovviamente il protagonista, selezionato per la caccia, non ci sta e fugge dagli studios. Non chiedetemi come va a finire perché non lo ricordo. Comunque, vi ricorda niente?

Alla fiera del fumetto di Mestre l’altro ieri mi sono ri-capitati per le mani un po’ di Zona X e mi sono reso conto che – di fatto – nel 1992 alla Bonelli avevano previsto le mini-serie, il fantasy violent-amoroso di Game of thrones, i racconti distopici per mettere alla prova il nostro rapporto con la tecnologia e la società di Black Mirror, la periodicità dilatata che avrebbe dovuto permettere di tenere dietro alla crisi dell’editoria.

Purtroppo a quanto pare tutte queste idee geniali non bastarono e Zona X durò una trentina di numeri per venire poi chiuso per eccesso di ribasso con un numero di copie vendute passato da 130.000 a misere 23.000. Magari era semplicemente troppo avanti.

Chissà se le cose sarebbero state diverse se avesse iniziato le pubblicazioni vent’anni dopo, nel 2012.

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