Da un paio di giorni vedo queste immagini girare sui social che seguo, solitamente accompagnate da commenti del tipo “eh, se questi qui sono coloro i quali optano per il sì, allora mi astengo”.
Si tratta di un ragionamento legittimo ma non necessariamente corretto. La mia impressione è che le regioni abbiano proposto il referendum per far notare un abuso legislativo del governo (sulle famose concessioni prolungate agli impianti entro le 12 miglia) e contro il centralismo del medesimo. Insomma, per tornare a poter decidere delle proprie coste. Poi sul carro del referendum sono saliti gli ecologisti e – in fondo – tutte le opposizioni al grido di “daje contro al governo”, avendo visto una remota possibilità che il sì vinca. Tanto il referendum è tecnico, ecologista e ha a che fare con dei beni nazionali quindi prende dentro per sua stessa natura delle istanze di destra e di sinistra, tutte abbastanza vaghe da non essere semplicemente contrastabili.
Ovviamente sono sicuro che se non si dovesse raggiungere il quorum ad aver perso saranno solo ed esclusivamente i promotori, mentre in caso di vittoria del sì vinceranno le opposizioni.
Tutto vero, tutto sacrosanto. Però il fatto che gli oppositori del governo abbiano deciso di schierarsi in massa a favore del sì, a causa dei motivi di cui sopra, non inficia di una virgola le ragioni dei promotori. Quindi mi dispiace, non ho ancora deciso se andrò a votare né se voterò sì, no o scheda nulla, però questo ragionamento “se loro propongono sì allora mi astengo” mi sembra un ragionamento semplice e rassicurante ma primitivo e fallace.
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1 commento su “Pigrizia elettorale”