A frenzy

In casa non ho dispositivi digitali collegati all’impianto stereo, il che vuol dire che finora i live dei Kc dal 2016 in avanti che non sono usciti su LP li avevo ascoltati dal computer, con le cuffie, con la cassa bluetooth, in macchina ma mai sullo stereo. Quando volevo ascoltare la più recente incarnazione dei Kc con un volume e una resa sonora degne mettevo sul piatto Toronto, Uncertain Times o Orpheum (che però sembra preistoria, adesso).

Ora che è arrivato “Music is our friend” ho fatto un salto sonoro di qualche anno in avanti e ho potuto apprezzare quello che avevo già sentito chiaramente dal vivo: questi King Crimson sono arrivati alla frenesia.

Cosa intendo per Frenesia? Intendo quello stato in cui le formazioni dei King Crimson conoscono così bene il repertorio – o le proprie possibilità come musicisti nel caso delle improvvisazioni – da poter premere sull’acceleratore, tirare il tessuto temporale della musica, tenderlo e rilasciarlo in modo da farle sprigionare la massima energia. Come se passassero dal muoversi con le onde a cavalcarle. È la frenesia che sentite in “The night watch” o in “USA”, in “Absent lovers”, in “VROOOM VROOOM”, in “Level five”.

In Music is our friend si sente benissimo questa frenesia, la si sente nella velocità con cui sono eseguiti i pezzi ma anche nella sicurezza con cui i musicisti attaccano le proprie parti, nel modo in cui vengono inserite le variazioni (spesso di pianoforte, in questo caso), nella gioia che si esprime tra i solchi e che mi è sembrato di percepire chiaramente durante l’ascolto. E’ la stessa gioia che avevo sentito chiara e forte alla Fenice nel 2018 e a Verona nel 2019 e già un pochino a Milano nel 2016.

In quest’ottica la scaletta di “Music is our friend”, che durante gli ascolti in cuffia o dal computer mi aveva lasciato un po’ freddino per la mancanza di tanti brani inediti su LP (Frame by frame, Sheltering sky, Fallen angel, Exiles, Bolero, Cadence and cascade, Breathless, Larks’ IV), si rivela perfettamente funzionale. A cosa serve un’altra versione di Pictures of a city? A far notare quanto questa versione sia una specie di big bang! A cosa serve un’altra Red? A far sentire come l’arrangiamento alternativo del 2014-2017 sia stata una molla per poi liberare l’energia delle tre batterie nel momento del ritorno all’arrangiamento classico. A cosa serve un’altra Larks’I? Insomma, avete capito.

In pratica, una frenesia.

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