Un giorno nel 1996 mio zio arrivò a casa nostra, di passaggio durante una trasferta di lavoro, e mi regalò la cassetta originale di The Wall.
Io The Wall non l’avevo mai sentito. Cioè, avevo sentito Another Brick in the wall pt.2 in qualche raccolta, e per radio, ma il resto dell’album mi era totalmente ignoto. Avevo dodici anni, il momento perfetto per aprirsi al mondo adulto e crudele elaborato da Waters. Farlo con quella cassetta, con quel minuscolo artwork che riproduceva quello dell’LP e anticipava il film, fu magnifico.
Ricordo bene che al primo ascolto a stupirmi fu In The Flesh?, una spettinata colossale così diversa da ciò che conoscevo già dei Pink Floyd (Atom, DarkSide, Ummagumma e WishYouWereHere). Mi stupì ancora di più la prima parte di Another brick in the wall, una anomala ballata oscura e inquietante che faceva presagire ciò che la più famosa parte 2 avrebbe messo in pratica.
Ancora oggi mi chiedo quante siano le persone che hanno ascoltato LA versione di Another brick in the wall tantissime volte, per radio o in TV o in CD o in cassetta, e ignorano questa prima parte molto più affascinante – secondo me – e magari non la sentiranno mai.
Se non volete essere tra loro la trovate qui
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