January 20, 2018 at 09:30AM

Gli Italiani sono negri dalla memoria corta.

“Ha anche paura di portare i suoi nuovi compagni a casa, nella sua casa troppo italiana e con la nonna più italiana della casa stessa “una wop senza speranza” la definisce Fante. Wop era il modo denigratorio con cui l’America dei privilegi definiva gli italiani, derivava da guappo ed era in contrapposizione con wasp, la bianchitudine di origine anglosassone, quella della classe dominante, quella a cui si doveva somigliare.

Il wop era troppo cattolico, troppo olivastro, troppo povero, in poche parole spazzatura bianca. Fante nel suo racconto fa vedere come spesso in una società dove la discriminazione e la casta regolano tutto, una persona può interiorizzare così tanto il pregiudizio da arrivare a negare non solo l’appartenenza, ma anche gli affetti. Il protagonista del racconto infatti ci dice che sa l’italiano e chiacchiera con la nonna in questa lingua, ma “quando ci sono i miei amici, fingo di non capire quello che dice, e faccio dei sorrisi affettati”.

Si doveva prendere distanza quindi dalle “nonne”, dalle origini.

Non a caso tempo fa, memore di questa storia di dolore, un dj nero di nome Chuck Nice, della stazione radio Waxq-Fm di New York, in una trasmissione del mattino disse che “gli italiani sono negri dalla memoria corta” Link: Quando gli italiani non erano bianchi

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