2019-01-28T09:40:42.000Z

“Nel 1933 viene nominato dal vescovo Johannes Baptist Geisler vicario generale della diocesi di Bressanone.

È nominato prelato d’onore di Sua Santità.

(…)

Il suo pregiudizio contro gli italiani era alimentato da una granitica ideologia pangermanica, che lo portò a fiancheggiare il nazismo. Nel giugno 1940, in veste di vicario generale della Diocesi di Bressanone, di fronte alla prospettiva offerta ai sudtirolesi di optare per la cittadinanza tedesca, scelse di firmare per diventare cittadino del terzo Reich, come fece il principe vescovo Johannes Baptist Geisler, mentre la maggioranza del clero in regione aveva scelto di conservare lo status italiano.

Per il suo sostegno all’identità tirolese il 22 febbraio 1958 fu decorato dal governo tirolese austriaco con l’Ehrenzeichen des Landes Tirol.

(…)

Fu tra i principali esponenti del fenomeno ribattezzato ratline, cioè la via di fuga verso il Sudamerica e altre destinazioni come la Spagna di alcuni nazisti. In particolare Pompanin aiutò ribattezzandoli con rito cattolico Erich Priebke, uno dei partecipanti all’eccidio delle Fosse Ardeatine”, Adolf Eichmann, “l’architetto dell’Olocausto”, e si presume anche Martin Bormann, segretario personale di Adolf Hitler. Sicuramente furono avvicinati ai sacramenti cattolici da Alois la moglie di Bormann, Gerda, e sette dei dieci figli.

Il Pompanin, essenzialmente, si faceva rilasciare documenti di identità falsi dal comune di Termeno e passaporti falsi dalla Croce Rossa Internazionale. Così Eichmann divenne nel giugno 1948 Riccardo Klement, nato a Bolzano, optante e dunque apolide e poté andare a Genova e imbarcarsi per l’Argentina. Stessa storia per Priebke, che divenne sempre nel 1948 Otto Pape, anche lui altoatesino e optante ed anche lui arrivato in Argentina.” Link: Alois Pompanin – Wikipedia

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