2019-08-12T10:00:50.000Z

“Ogni volta che succede un episodio simile, e in passato ne sono accaduti diversi, analisti e osservatori citano l’esempio dell’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl, avvenuta nel 1986 quando la Russia era dominata dall’Unione Sovietica. Fu il più grande disastro nucleare della storia, e si ritiene che parte dei danni fu causata dalla lentezza con cui il regime sovietico si occupò dell’esplosione a cause dei moltissimi strati di burocrazia, dell’endemica corruzione dei propri funzionari e della propaganda ufficiale, che nei giorni seguenti all’incidente tenne nascosta la sua vera portata alla comunità internazionale.

La Russia di Vladimir Putin ha problemi simili, in termini di corruzione e trasparenza, e diversi osservatori temono che un incidente come quello di Chernobyl possa essere gestito oggi più o meno nella stessa maniera. Le informazioni ufficiali sull’incidente di giovedì, per esempio, sono molto scarne e sono cambiate nel giro di due giorni.”

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“L’incidente è avvenuto giovedì al largo delle coste di Nenoksa, circa 470 chilometri a est in linea d’aria dal confine con la Finlandia, non è chiaro se su una piattaforma o una nave. Poche ore dopo il ministero della Difesa russo raccontò che due persone erano morte e sei erano state ferite in un’esplosione accidentale causata da una perdita di carburante. Nelle stesse ore però il comune di Severodvinsk, situato 50 chilometri a est, aveva pubblicato sul proprio sito un rapporto secondo cui due rilevatori di radiazioni avevano raggiunto un picco. Il rapporto è stato successivamente rimosso dal sito, ma nel frattempo gli abitanti di diverse città vicine si erano affrettati a fare scorta di iodio, una sostanza che neutralizza in parte gli effetti delle radiazioni.”

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“Il Burevestnick/Skyfall, però, non è un missile come gli altri: monta una tecnologia che non è mai stata sperimentata con successo e che altri paesi hanno già abbandonato. «Il tentativo di sviluppare missili a propulsione nucleare che riescano ad arrivare ovunque è folle», ha raccontato al New York Times Ankit Panda, un analista esperto di armi nucleari. «Non è chiaro se qualche burocrate russo sia riuscito a convincere una leadership meno informata della nostra che sia una buona idea: gli Stati Uniti avevano sperimentato questa tecnologia, avevano scoperto rapidamente i suoi limiti e rischi, e l’hanno abbandonata con buone ragioni». Lasciare alla Russia la possibilità di testare armi del genere, insomma, comporta sia il rischio che la sviluppi con successo e che abbia una nuova potente arma con cui minacciare l’Occidente; sia che gli incidenti avvenuti durante i test abbiano conseguenze gravi e indesiderate.” Link: «Uno dei peggiori incidenti nucleari avvenuti in Russia da Chernobyl, forse» – Il Post

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