Let me go

Stanotte ho sognato di essere in un locale. Dallo stereo usciva una musica bellissima, un formidabile trio jazz piano-contrabbasso-batteria. Nel sogno mi girai verso un signore anziano, seduto al tavolo accanto, che stava ascoltando e sembrava riconoscere il pezzo. “Jarrett?”, chiesi. “Always let me go“, rispose lui. Stamattina mi sveglio e scopro che è morto Leggi di piùLet me go[…]

Tony Allen – The source

Tony Allen – The Source – Blue Note 2017 Che gli vuoi dire a Tony Allen?Uno dei batteristi più importanti della storia del novecento, un vero inventore, un compositore, un personaggio storico.The Source è per lui un punto di arrivo, una commistione tra afrobeat e jazz che riesce a non far perdere un grammo di Leggi di piùTony Allen – The source[…]

Fear builds walls

Keith Jarrett a proposito di questo concerto totalmente improvvisato disse: “Ho corteggiato il fuoco molto a lungo, e molte scintille si sono levate nell’aria in passato, ma la musica di questa registrazione parla, finalmente, il linguaggio stesso della fiamma.” Keith Jarrett, nero americano originario da un paese fondato sull’immigrazione, erede di una famiglia di origine Leggi di piùFear builds walls[…]

L’altrove e il qui

Di tutti gli uomini – nel senso di esseri umani – che ho visto dal vivo Jarrett è l’unico che mi ha dato la netta sensazione di trascendenza. Sembrava suonare qualcosa che proveniva da altrove, un tramite tra l’altrove e il qui. L’ho visto con il trio e riuscivano letteralmente a comporre dal vivo: come Leggi di piùL’altrove e il qui[…]

Crudeltà

Ho sempre messo in relazione il Trio con pianoforte con una certa povertà di mezzi e con l’ascesi. Semplicità, abolizione del ridondante e del superfluo, estrema essenzialità fanno pensare allo Zen e a certe pratiche ascetiche la cui “essenzialità” è sinonimo di intensità spirituale. Per questo il Trio non tollera effettismi e manierismi di nessun Leggi di piùCrudeltà[…]

The Koln Concert

Che cos’è il jazz? “Se non sai cos’è, allora è jazz”, risponde Baricco in Novecento. Ma è una risposta che poteva andare bene nei primi anni del secolo, più o meno nel periodo in cui è ambientato il libro. Peraltro già nel libro ci si pone il problema: la musica che suona novecento è jazz Leggi di piùThe Koln Concert[…]

Tongs

Sì vabbè, sono derivativi al massimo. Il primo pezzo è puro Tool, poi si avvicinano agli Alice in chains più granitici mentre nei momenti più elastici rimandano parecchio ai Primus. L’album però fila via che è un piacere e ci sono abbastanza idee da farli rimanere non troppo attaccati ai cliché; senza contare che sono Leggi di piùTongs[…]

Area #3

1974. Gli Area continuano a suonare dal vivo e pubblicano il terzo album, Crac! “Le rovine non le temiamo. Ereditiamo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta Leggi di piùArea #3[…]

Area #2

L’abbandono di Djivas non frena l’impeto creativo degli Area, i quali reclutano rapidamente il giovane Ares Tavolazzi e si imbarcano nella stesura di un nuovo album. “Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un artista”, affermava CapaRezza, e gli Area per andare sul sicuro mettono insieme un disco più estremo del Leggi di piùArea #2[…]

Area #1

Essere di sinistra in Italia negli anni ’70 era molto diverso da ora. Si poteva essere estremisti, davvero estremisti, ed essere considerati una voce politica legittima e degna di nota. Penso si trattasse in qualche modo di una reazione post-bellica al fascismo, un bisogno di urlare prima sopito e poi sbandierato: il ’68 era appena Leggi di piùArea #1[…]