Legalizziamola!

E l’una e cinquantasette.
Tra tre minuti saranno le tre.

Mi affascina moltissimo questo bug nel tempo, anzi in ciò che noi esseri umani abbiamo arbitrariamente deciso essere il "tempo".
Mi affascina pensare che stanotte, tra le due e le tre, non succederà assolutamente nulla. Nessuna rapina, nessun omicidio, nessuna lite. Ma anche nessuno si innamorerà, nessuno si addormenterà o si sveglierà e nessuno si stupirà.

Ci vediamo fra un’ora.

Cari Marta sui tubi…

…non c’è niente di peggio di andare ad un concerto ed avere delle aspettative. Non bisognerebbe mai averne! Nel peggiore dei casi ti distruggono un’esperienza, nel migliore ti fanno mettere in luce tutte le piccole cose che non vanno, a scapito di quelle migliori.

Nel vostro caso però non ce l’ho proprio fatta: i vostri CD da quando ho iniziato la tesi li ho consumati, li sto imparando a memoria, declamo i vostri versi con gli amici e mi sento un perfetto deficiente. Così, quando sono arrivato al concerto di San Giovanni Lupatoto, le aspettative le avevo. Ed erano alte.

Come se non bastasse sono arrivato, di fretta, alle 21.00, e voi siete saltati fuori sul palco alle 21.40. Quindi, oltre alle aspettative, si era aggiunta l’ansia dell’attesa.

Per fortuna c’è solo una cosa più bella dell’andare ad un concerto non aspettandosi nulla e rimanendo sorpresi: andare ad un concerto aspettandosi tanto e rimanendo sorpresi lo stesso.
Voi bastardi siete stati così dannatamente bravi, così maledettamente precisi ma anche emozionanti, così trascinanti e onesti, così… come io vi avrei voluto, che non sono riuscito a non entusiasmarmi. E neanche ci ho provato, se è per quello.

Insomma, grazie. Lunga vita ai Marta. Capitatemi ancora a tiro di una cinquantina di km e corro a vedervi!

2734

2734 è il numero di detenuti che è ancora possibile mettere nelle carceri italiane prima che si sfondi il livello massimo di “capienza tollerabile”, cioè il limite oltre il quale non è più fisicamente possibile comprimere persone dentro le celle – il limite normale di capienza è stato già superato di oltre diecimila persone. Un limite di “capienza tollerabile” sarà superato su scala nazionale entro due o tre mesi, ma è già stato oltrepassato in diverse regioni di questo paese sciagurato.

Ce lo ricorda Francesco Costa

When in doubt, roll

La scaletta di ieri sera può sembrare strana, e lo è.
Il fatto è che per la prima volta abbiamo suonato con la mia lady (la vedete qua sotto) e, dato che non ho alcuna esperienza in merito, ci siamo limitati a quello che comunque sarei riuscito a fare decentemente 😛

– Wish you were here (Pink Floyd)
– Street spirit (Radiohead)
– Since I’ve been loving you (Led Zeppelin)
– Green is the colour (Pink Floyd)
– I feel you (Depeche Mode)
– Personal Jesus (Depeche Mode)
– Jailhouse rock
– Breathe (Pink Floyd)

Post Lauream

Sei anni possono essere tanti, oppure pochi.
Pochi, per un matrimonio
Tanti, per un fidanzamento
Pochi, per una vita
Tanti, per una nuova vita
Pochi, per imparare
Tanti, per imparare ad imparare

Mi ci sono voluti sei anni per imparare ad imparare, e finalmente credo di avercela fatta. E’ anche per questo che sono felice di essermi laureato, ieri, di essere finalmente arrivato in fondo.

A volte mi sono sentito come uno scalatore, di notte, che dorme nella sua amaca appesa su uno strapiombo, e non ricorda più perché è lì e se la motivazione alla base valesse davvero la pena di fare tutto quello sforzo. Quando però arriva in cima la stanchezza svanisce, lasciando il posto alla gioia di una vista impareggiabile, e nell’animo riposano i ricordi belli della salita, gli sforzi più duri e le pareti più scoscese.

E, come ogni scalatore che si rispetti, non sottovaluto la discesa. Ma per qualche giorno almeno vorrei godermi il paesaggio.

Storia

Se uno dovesse riassumere in poche righe gli ultimi quindici anni di storia politica italiana potrebbe dire questo:
il più caro amico di uno dei leader che simboleggiò la corruzione della classe politica del paese diventò l’uomo più ricco, l’imprenditore più famoso, il premier più amato, il leader del partito più votato.
Il segretario dell’ex partito neofascista diventò presidente della camera, terza carica dello stato; uno dei dirigenti dello stesso partito fu eletto sindaco della capitale.
L’opposizione fu sciolta in modo democratico e le venne affidato il compito di autodistruggersi; gli ultimi dirigenti di quello che fu il più grande partito comunista dell’Europa occidentale lasciarono spontaneamente la guida a un uomo della Democrazia cristiana, il loro avversario storico.
Iil resto della sinistra si divise così tante volte che alla fine raggiunse proporzioni omeopatiche; a raccoglierne l’eredità fu soprattutto un magistrato.
Intanto in tutto il paese si diffuse il fenomeno delle ronde.
Ma è quello che venne dopo che fa paura.

Giovanni De Mauro
– Editoriale di Internazionale, 27/2/2009