new life coming soon

Le cose cambiano, si evolvono, si trasformano, prendono nuove forme.

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E anche noi ci stiamo trasformando, come fa un bruchetto che diventa farfalla.
D’ora in poi questo luogo avrà il suo alter-ego reale (
buffo, di solito succede proprio il contrario…). Sarà un po’ più luminoso, un po’ più abitato, soprattutto da me, che ultimamente qui un po’ latito (ma da lunedì avrò l’ADSL!), un po’ più caldo, un po’ meno ordinato, ugualmente rumoroso…

Sarà bello avere un posto dove tornare tutti e due la sera, stanchi dopo il lavoro, magari arrabbiati, magari entusiasti, magari pensierosi o euforici e mettersi a tavola insieme. Ed essere lì, tutti e due, senza la mediazione di mezzi tecnologici.

Sarà difficile, perché non ci risparmieremo i momenti peggiori, come spesso siamo riusciti a fare in questi 6 anni. Ma sarà bello avere la possibilità di parlarci guardandoci negli occhi, di non salutarci la sera prima di tornare ognuno a casa sua.

E poi ci saranno i nostri quadri, i nostri cd, le nostre tazze… cucineremo le nostre pietanze (dolci compresi! mmmh….) e inviteremo i nostri amici. Con i nostri tempi.

Sarà bello, però, perché come qui, sarà nostro.

Legalizziamola!

E l’una e cinquantasette.
Tra tre minuti saranno le tre.

Mi affascina moltissimo questo bug nel tempo, anzi in ciò che noi esseri umani abbiamo arbitrariamente deciso essere il "tempo".
Mi affascina pensare che stanotte, tra le due e le tre, non succederà assolutamente nulla. Nessuna rapina, nessun omicidio, nessuna lite. Ma anche nessuno si innamorerà, nessuno si addormenterà o si sveglierà e nessuno si stupirà.

Ci vediamo fra un’ora.

Post Lauream

Sei anni possono essere tanti, oppure pochi.
Pochi, per un matrimonio
Tanti, per un fidanzamento
Pochi, per una vita
Tanti, per una nuova vita
Pochi, per imparare
Tanti, per imparare ad imparare

Mi ci sono voluti sei anni per imparare ad imparare, e finalmente credo di avercela fatta. E’ anche per questo che sono felice di essermi laureato, ieri, di essere finalmente arrivato in fondo.

A volte mi sono sentito come uno scalatore, di notte, che dorme nella sua amaca appesa su uno strapiombo, e non ricorda più perché è lì e se la motivazione alla base valesse davvero la pena di fare tutto quello sforzo. Quando però arriva in cima la stanchezza svanisce, lasciando il posto alla gioia di una vista impareggiabile, e nell’animo riposano i ricordi belli della salita, gli sforzi più duri e le pareti più scoscese.

E, come ogni scalatore che si rispetti, non sottovaluto la discesa. Ma per qualche giorno almeno vorrei godermi il paesaggio.

singing

Briano Eno dice che cantare allunga la vita.
Ossigena il polmoni,
scarica la tensione,
e agisce da qualche parte nel cervello
infondendoci una meravigliosa sensazione di benessere.


In più se si può cantare assieme
alla propria dolce metà
sulle parole di quello che si considera
uno dei maggiori poeti dei nostri tempi

beh, il godimento è massimo!